Riceviamo e pubblichiamo

NewTuscia – VITERBO – Oggi il Corriere di Viterbo mi dedica un intera pagina dove mi dice che odio Caffeina… E odio Filippo Rossi… Per la prima inesattezza ecco in allegato la mia tessera da sostenitore. Quest’anno non rinnovata perché ero fuori sede, immerso nel lavoro. Filippo lo odio politicamenttessera caffeina lucio matteuccie. La persona come tale mi sa anche simpatica e degna del massimo rispetto.

Per gli “insulti” al consigliere Buzzi: sono dovuti dal fatto che un politico non deve criticare i cittadini che portano all’attenzione le cose poco chiare ma deve stare al loro fianco. Non esistono problematiche di serie A e di serie B. Si tace oppure non si cerca di sminuire un cittadino che prova a fare il suo dovere, un cittadino libero e sgombro da ogni pressione politica. Un cittadino privo di interesse personale che cerca di fare il proprio dovere va sostenuto, on va ridotto al silenzio: portate più rispetto a chi ha notevolmente contribuito a dare voce agli ultimi in questa città.  Prima solo gli amici degli amici potevano dire la loro. Ora, finalmente, tutti possono dire la loro e tutti stanno scoprendo un senso di appartenenza: visto che parliamo del popolo, gli ultimi, non si costringe al silenzio come goffamente si sta cercando di fare con la mia persona.

Con noi di Viterbo Civica come associazione e non movimento, i politici che scendono a compromessi e a patti poco chiari chiudono, sia che sono di destra o di sinistra: chiude anche chi mi è più vicino come ideali, cioè i Cinque Stelle nel caso.

Per quanto riguarda che mi si attribuisce l’etichetta di populista vi dico che ne vado fiero, perché se essere populisti significa combattere gli amici degli amici e stare vicino agli ultimi allora lo sono. Ne sono orgoglioso se mi chiamate così!