Gaetano Alaimo

NewTuscia – ISCHIA – Una testimonianza diretta del terremoto che, ieri sera intorno alle 21 ha provocato due morti e decine di feriti. Ce la dà Anna Lamonaca,  collaboratrice de Il Dispari, quotidiano online e cartaceo di Ischia e Procida diretto da Gaetano Di Meglio, che sta seguendo attimo per attimo l’evolversi della situazione.

“Intorno alle 21.30 io mi trovavo nella mia stanza, la mia bambina stava cenando – esordisce così Anna Lamonaca in un audio su facebook -. A un certo punto la terra è iniziata a tremare e io sono andata subito a cercare mia figlia in casa.  Sicuramente la magnitudo era notevolmente superiore ai 3.6 indicati all’inizio. E’ andata via la luce e, al buio, sono andata a prendere mia figlia che urlava. Siamo terremoto ischia2usciti per cercare un riparo mentre tanti urlavano in giro. Mio marito era andato a correre proprio nella zona dell’epicentro – continua la testimone –  e stava tornando a casa quando c’è stata la scossa. Era imbottigliato nel traffico e mi ha raccontato che l’auto ha sussultato. La luce era saltata ovunque. In quell’istante ha scorto un signore che era disperato perché diceva che lì vicino c’era sua madre, anziana. Mio marito, con la luce del telefonino, ha scortato questa signora fin da sua madre. La casa era praticamente crollata su se stessa e, insieme, hanno portato in salvo l’anziaterremoto ischia3na signora”.

E’ una testimonianza toccante, che dà l’idea di attimi concitati e una notte insonne.

“Una signora è morta ieri sera per il distaccamento di calcinacci da una chiesa – continua Anna Lamonaca -. L’anno scorso si erano avvertite altre scosse ma in modo lieve, è stata la prima volta per una così forte, sentita in tutta l’isola. E’ stata una notte tremenda, abbiamo dormito in auto. La parte più colpita è stata Casamicciola e le parti antiche e interne dell’isola. Molti turisti, impauriti, sono andati via subito con le corse straordinarie dei traghetti. Fortunatamente alcuni bambini sotto le macerie sono stati liberati, Ciro e Mattias; alle 5 di mattina era stato portato in salvo un neonato di pochi mesi. Una famiglia intera è rimasta sotto le macerie, si sentivano le voci. Bisogna fare i complimenti a tutti quelli che si sono prodigati subito per i soccorsi: Vigili del fuoco, Protezione civile, forze dell’ordine e chi, con gli elicotteri, ha trasportato i malati dall’ospedale alla terra ferma. Tutti fantastici”.

Quindi l’importanza dell’informazione locale con Il Dispari, giornale di Ischia, che da ieri sera sta seguendo attimo dopo attimo l’evolversi della situazione con il direttore Gaetano Di Meglio. Anna Lamonaca è una redattrice di questo giornale, che ha spiegato, con i suoi articoli, il lavoro senza sosta delle forze in campo per i soccorsi che, lo ricordiamo, hanno permesso di salvare tante persone, in particolare i due bambini, Ciro e Mattia, rimasti intrappolati per oltre 15 ore sotto le macerie in via Serrato.

“L’unico mezzo di comunicazione di questa notte sono stati i messaggi audio di whatsapp – precisa ancora Anna – perché le linee telefoniche erano del tutto isolate e avevo il telefonino quasi scarico. Mi sono sentita con mia sorella e mi ha detto che un gruppo di persone, vicino a dove lei abita, si erano rifugiate in un parcheggio e, in un casotto di legno, hanno messo a dormire 6-7 bambini per la notte. So che anche il campo di calcio è stato utilizzato per accogliere le persone in difficoltà”.

Quindi un doveroso chiarimento sulle abitazioni crollate.

“Si parla della case abusive che sono cadute. In verità la case che sono crollate non sono quelle abusive, sono vecchie costruzioni, di cui alcune già lesionate dal terremoto del 1980 o palazzine popolari, sono vecchie abitazioni che non c’entrano nulla con l’abusivismo edilizio. Casamicciola è un luogo che si trova in una zona molto debole, sottoposta alle placche tettoniche, bisogna anche valutare ciò che viene detto su questi fatti. Tra l’altro è crollata una chiesa del ‘500, quindi l’abusivismo non c’entra nulla”.

Anna Lamonaca, collega giornalista, ha fornito questa preziosa testimonianza e la ringraziamo di cuore. Una notte passata in auto, tanta paura e stanchezza, ma, almeno per ora, la situazione “è tranquilla”, come ci ha detto direttamente lei con vari messaggi audio.

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COMUNICATO STAMPA 

Sono arrivati, questa mattina, sulla nostra isola i vertici della Protezione Civile, mentre in via Serrato continuano le operazioni di recupero dei due bambini ancora sotto le macerie. Al monento la strada è stata chiusa e si lavora anche con motopik. Si cercano anche corde per la messa in sicurezza e il recupero.

Stanno operando carabinieri, polizia e vigili del Fuoco, oltre che unità di soccorso medico che cercano di recuperare le persone rimaste sepolte. Secondo un primo bilancio reso noto da fonti di polizia e carabinieri vi sono 39 feriti. “Stiamo cercando di tirare fuori delle persone incastrate nella parte bassa di un fabbricato, in cui risiedevano sette persone. Ci sono bambini da salvare sotto le macerie”. Così Giovan Battista Castagna sindaco di Casamicciola. La scossa di magnitudo 4 (rivista al rialzo rispetto al 3,6 iniziale) è stata registrata alle ore 20,57 ad una profondità di 10 km. L’epicentro a mille metri dal Faro di Punta Imperatore sulla costa occidentale dell’isola.

I comuni più vicini all’epicentro sono Forio, Serrara Fontana, Lacco Ameno, Barano d’Ischia e Casamicciola Terme. Decine e decine di telefonate di richieste da tutta l’isola stanno giungendo al distaccamento dei vigili del fuoco di Ischia che hanno inviato la squadra di soccorso a Casamicciola. Da fonti della Regione si apprende che le squadre dei pompieri impegnate sul fronte degli incendi sono state dirottate in alcune aree dell’isola per accertare eventuali danni.

«In Piazza Maio a Casamicciola (Ischia) ci sono case che hanno subito grossi crolli.. Al momento non sappiamo di feriti. Ma speriamo non ci sia nessuno sotto le case che hanno avuto crolli ingenti. Siamo molto preoccupati. La scossa qui è stata avvertita fortissima». Così al telefono con LaPresse Giuseppe Silvitelli, vicesindaco di Casamacciola, comune dell’isola di Ischia dove si è registrata una scossa sismica 3.6. L’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno è stato evacuato per la presenza di numerose crepe nel palazzo. Solo 5 degenti intubati resteranno nella struttura. Ne dà notizia il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, che ha chiesto l’intervento della Protezione Civile. Sono intanto in atto verifiche da parte della Protezione civile della Regione Campania: le squadre che al momento stanno effettuando i controlli sono state attivate immediatamente poiché erano impegnate sull’isola per Il servizio antincendio boschivo.

Il presidente della Regione De Luca ha già allertato l’intera struttura di protezione civile. Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è in contatto continuo con la Protezione Civile e con le istituzioni territoriali campane per seguire gli sviluppi conseguenti al sisma che ha colpito Ischia. Lo si apprende da fonti di palazzo Chigi. «Abbiamo sentito un boato fortissimo – racconta Giuseppe, titolare del ristorante Il fortino, sulla costa ovest dell’isola – E’ stata una scossa fortissima – spiega – ma molto molto breve. Avevamo la gente che stava cenando, sono scappati tutti. Poi qualcuno è tornato a finire la cena. E’ andata via la luce. Noi avevamo le candele sui tavoli e quindi abbiamo continuato a vedere ma la paura è stata tanta». Meglio è andata all’albergo Terme Italia, struttura ricettiva che si trova a Casamicciola, lungo la costa nord: »Qui tutto bene – raccontano dall’hotel – Il terremoto si è sentito poco. E’ stata una sola scossa. Solo un po’ di spavento, ma ora è tutto tranquillo. I nostri ospiti sono rimasti tutti qua».

A Ischia si tramanda il ricordo del terremoto del 28 luglio 1883 di magnitudo 5,3 nella località di Casamicciola che causò 2.300 morti. Fra le vittime, anche la famiglia del filosofo Benedetto Croce, allora diciassettenne, che fu estratto vivo dalle macerie.