NewTuscia – VETRALLA – Mi trovo costretto ancora una volta a sottolineare l’improvvida uscita del sedicente profilo Facebook “Comune di Vetralla” (che non si capisce da chi, a che titolo e su quali basi amministrative e giuridiche sia gestito).
Nella giornata odierna infatti la pagina ha pubblicato un trionfalistico post che recita “Questa estate una grande novità IL COMUNE DI VETRALLA FA CULTURA!” (con tanto di puerile uso del maiuscolo e del punto esclamativo).
Ora senza dubbio gli sforzi dell’amministrazione di proporre un calendario di eventi coerente ed esteso sono meritori, ma vorremmo segnalare che l’amministrazione precedente operava nello stesso identico modo. Lo Sposalizio dell’Albero e Sant’Ippolito (o Estate Vetrallese) sono eventi che per loro natura vengono gestiti internamente, con il supporto delle associazioni convenzionate (che finalmente hanno, con un anno di ritardo, ottenuto il rinnovo della Convenzione) e il coinvolgimento delle altre. Come si apprende dalla DGC 189 del 27/07 Il cartellone degli eventi copre un periodo compreso tra 28 Luglio e 9 Settembre, per un investimento complessivo di 20.000,00 euro.
Un notevole esborso di denaro pubblico che, di certo, avrebbe costituito una vera novità visti i budget riservati all’evento in passato. Ma al solito i toni trionfalistici della Giunta Coppari vanno presi cum grano salis. Di questi infatti ben 15.000,00 provengono dal Bando regionale “L’estate della Regione Lazio” per la realizzazione di un festival di teatro per bambini. I bandi li scrivono i Tecnici e non certo i leoni da tastiera di Facebook che operano dentro e fuori l’Amministrazione Coppari e, per quanto meritori, sono una tantum e non prevedono certo misure strutturali. La quota parte del Comune di Vetralla ammonta dunque a 5000,00 euro.
E questa si che è una vera novità: il Comune investe un terzo rispetto al passato nei festeggiamenti estivi. Di questi parte verranno erogati a titolo di contributo alla ProLoco e parte verranno impegnati e fatturati direttamente dal Comune, per spese di comunicazione e stampa. Nella DGC non compaiono però i necessari preventivi di spesa, né è dato sapere chi si occuperà del progetto. Vedremo le successive rendicontazioni. Considerazioni amministrative a parte, il calendario degli eventi tradisce la filosofia che si intuiva già lo scorso anno dietro le scelte dell’Amministrazione. Un calendario che guarda al passato, con nessuna velleità o capacità di dialogare con realtà extracittadine, di investire su progetti di lungo periodo o eventi tipicizzanti. Insomma: panem et circenses. Ultima nota dolente: spariscono ormai stabilmente i tradizionali fuochi in onore del Santo Patrono. Che da soli, per inciso, sarebbero costati più o meno quanto l’investimento del Comune. E questo fa sorgere il sospetto che dietro qeusta soppressione ci sia l’incapacità, non una scelta amministrativa dell’Assessorato e della Giunta.
Michele Vittori