NewTuscia – VITERBO – Un dato preoccupante risulta essere il sovraffollamento nei 14 Istituti del Lazio pari a  n. 1.026  detenuti, considerato che n. 6.260  risultano essere i detenuti reclusi, dato 31  maggio  2017, rispetto ad una capienza regolamentare di  detenuti prevista di n. 5.234.

carcere-mammagiallaIl dato nazionale dei detenuti è  di un sovraffollamento pari a 6.794.

Preoccupa il sovraffollamento negli istituti di:

Viterbo (+176) ; CC Cassino  (+101); CC Frosinone (+51); NC Civitavecchia ( +107); CCF Rebibbia ( + 79); NC Rebibbia ( + 270); CC Regina Coeli (+276); Velletri (+173) , CC Latina (+ 61) NC Rieti( +63).

Al sovraffollamento, all’inadeguatezza edilizia delle strutture penitenziarie e dalla crescente carenza di risorse umane, determinata sia dalla fuoriuscita di personale per raggiunto diritto alla quiescenza che dal mancato turn-over, se aggiungiamo anche e che gli agenti debbano occuparsi di soggetti il cui posto sono le Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza) e che per mancanza di posti restano in carcere creando enormi problemi” il quadro  risulta  alquanto complesso .

In questa settimana la Fns Cisl Lazio  ha dichiarato lo stato di agitazione negli istituti penitenziari di Regina Coeli, Velletri e ultimo , ieri,  quello di Latina. Non si esclude la possibilità di estendere tale stato di agitazione in tutte le sedi della regione , dato che al personale, l’amministrazione penitenziaria ,  non garantisce lo spettante ma addirittura intende concedere  meno giorni di congedi ordinari per le ferie estive rispetto a quanto previsto da normativa vigente.


Per la Fns Cisl Lazio la previsione nella legge di stabilità 2016  di investimenti a favore del personale di Polizia Penitenziaria risulta solo un palliativo  che non risolve il problema  poiché vi è la necessità di adeguare alle esigenze reali le dotazioni organiche del personale di polizia penitenziaria  e non certo come avvenuto tagliare le piante organiche come previsto dalla legge Madia.