Vincenzo Castagna
NewTuscia – CAPRANICA – In questo momento è l’altra faccia del calcio capranichese. Squadra in Prima Categoria, ragazzi del posto e quei valori sani dello sport che corrispondono ad amicizia, sociale e divertimento. Parliamo dell’Atletico Capranica che al primo anno di Prima ha praticamente conseguito la salvezza con un paio di mesi d’anticipo rispetto alla fine del campionato alla sua prima apparizione.
Il presidente-tecnico Luciano Chiarelli non è certo il padre padrone ma un amico di tutta la famiglia Atletico, colui che coordina gli impegni e l’attività del club amaranto con una gestione diversa da altre realtà calcistiche del territorio: “Le squadre con le promesse degli sponsor non si possono fare. Sulla carta è impossibile, servono i soldi veri. E proprio a Capranica l’Atletico si può permettere solo un campionato di Prima, Seconda o Terza Categoria. Questo senza rimborsi e grazie ai ragazzi del posto: giovani di Capranica, Ronciglione, Sutri e Vetralla che ci aiutano a fare un campionato dignitoso e che si divertono anche stando a cena insieme dopo gli allenamenti”.
E dopo le voci insistenti che parlano di una possibile fusione con l’altra parte dellaCapranica calcistica che non sta vivendo un momento esaltante, Chiarelli tiene a smentire alcune situazioni: “C’era in essere qualcosa se loro avessero mantenuto il titolo di Promozione ma con la retrocessione non ha senso. Se qualche dirigente voglia entrare a far parte dell’Atletico ben vengano. Anzi mi dispiace che possano parlare a nome nostro. E’ inutile fare proclami senza mettersi a tavolino e parlare coi diretti interessati. La Romaria ha un settore giovanile, noi un parco giocatori. L’Gsd Capranica non ha niente di tutto ciò, non so cosa potrebbero portare”.
L’Atletico Capranica ha perso l’ultimo match interno con la Virtus Acquapendente ma la stagione, vista la posizione di classifica della squadra, invita a trarre un bilancio assolutamente positivo: “La classifica ci porta a dire che al 90 per cento saremo salvi e manterremo la categoria ma fino a maggio bisogna sudarcela la salvezza. Sono soddisfatto – prosegue Chiarelli – dell’applicazione e della precisione dei ragazzi. Ci manca un po’ di attenzione e d’esperienza. Però queste qualità purtroppo fanno parte del bagaglio dei nostri calciatori. Di fronte abbiamo spesso tanti marpioni che ti puniscono al primo errore. L’obiettivo era quello di un campionato dignitoso e con una salvezza tranquilla. Mi pare che ci stiamo riuscendo”.
Unico neo della stagione quell’errore commesso nella sostituzione a Tarquinia che prossimamente costerà all’Atletico i tre punti a tavolino a favore del Velka. Chiarelli fa mea culpa ritornando sul fatto: “Una distrazione che abbiamo commesso a Tarquinia in un campo difficile perché c’era tanta bagarre. Io ed il mio collaboratore abbiamo avuto poca lucidità in quei momenti di tensione. Pagheremo dazio. Cercheremo di vincere altre due-tre gare per essere più tranquilli”.