NewTuscia – VITERBO – Gent.le Sindaco e Gent.li consiglieri Comunali, in qualità di donne e uomini , da anni impegnati per l’affermazione della gestione pubblica e partecipata del bene acqua e per la corretta applicazione dell’esito referendario , vogliamo segnalare la preoccupante vicenda della Talete spa ( soggetto gestore del ciclo delle acque per ATO 1 ) .
La Talete sta procedendo alla vendita di quote societarie all’ACEA determinando di fatto la cessione del bene acqua ai privati .
Tale importante e sconsiderata operazione societario/finanziaria oltre a contrastare con la legge 5 , approvata all’unanimità dalla regione lazio e con l’esito referendario, sta avvenendo senza il coinvolgimento dei consigli comunali e delle Comunità locali .
Un procedimento in netto contrasto con le normative generali e con lo statuto della Talete SPA che impedisce la partecipazione dei cittadini e degli eletti .
A Viterbo si propone l’ingresso di un privato come soluzione ai nostri problemi , mentre in altre Ato della nostra regione , emergono così forti criticità , nella gestione della ACEA , che hanno addirittura condotto i Sindaci della provincia di Frosinone a approvare la risoluzione del contratto per gravi inadempienze .
Per arrestare questo ennesimo assalto al bene acqua riteniamo indispensabile proporre una forte azione di contrasto : “diffidare il Presidente della Provincia di Viterbo in qualità di presidente dell’ATO 1 a mettere in atto processi in contrasto con lo statuto della Talete SPA e che necessitano della preventiva approvazione dei consigli Comunali “.
Come contributo abbiamo predisposto un modello di diffida , che si allega , e che invitiamo a condividere e inviare al Presidente della Provincia di Viterbo affinché sia coerente con le norme societarie , regionali e nazionali .
Un cordiale saluto con la certezza di avervi al nostro fianco nella difesa dell’acqua e per l’affermazione della sua gestione pubblica e partecipata .
COMITATO NON CE LA BEVIAMO