NewTuscia – VITERBO – La Asl di Viterbo ha intenzione di andare fino in fondo nelle vicenda dell’assenteismo e degli stipendi gonfiati da parte degli effettivi del Centro Trasfusionale di Belcolle.
Dopo la sospensione del direttore Tiziana Riscaldati e dell’infermiera Stefania Gemini, quest’ultima autrice materiale delle fatture rivelatesi poi effettuate o su prestazioni inesistenti o gonfiate ad arte, l’ente diretto da Daniela Donetti ha deciso di costituirsi pare civile nei confronti dei medici ed infermieri del Reparto Centro Trasfusionale di Belcolle.
Un fatto che deriva anche dall’eco che la vicenda sta avendo in questi giorni sui principali tal show e Tg nazionali: un vero e proprio danno d’immagine e la Asl di Viterbo vuole giustizia, in primis, verso se stessa. Sarà l’avvocato Maria Rosaria Russo Valentini a difendere in Tribunale la Asl nei confronti dei medici e infermieri indagati.
La Commissione aperta dalla stessa Dg Daniela Donetti, intanto, in collaborazione con la Guardia di Finanza, sta valutando ogni singola posizione dei dipendenti toccati dagli avvisi di garanzia emessi dopo gli accertamenti del Nucleo di Polizia Tributaria di Viterbo. Dovrebbero arrivare altre sospensioni dal servizio in attesa, come detto, dell’avvio del procedimento giudiziario in cui la Asl di costituirà parte civile considerandosi parte lesa.
Intanto il Centro Trasfusionale di Belcolle è stato affidato alla direzione di Silvana Zolla in sostituzione di Tiziana Riscaldati.