Simone Stefanini Conti

Fonte: Uir-Unione Interporti Riuniti

NewTuscia – ORTE – La creazione del terminal ferroviario nell’Interporto nel corso del 2017  aprirà nuove prospettive di sviluppo per l’infrastruttura.  La società Interporto Centro Italia di Orte  ha ottenuto nel gennaio 2014  dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti  l’approvazione del progetto di ampliamento dei servizi ferroviari, con la previsione di  ulteriori cinque binari al fine di decongestionare tutto il traffico delle merci del Centro Italia. Ambizione, questa, che porterà a breve l’infrastruttura di Orte ad essere soggetto attuatore delle politiche intermodali per tutto il sistema “Paese Italia”.

Le strutture intermodali su gomma in sinergia con la realizzazione dell’ hub ferroviario ed il collegamento strategico con il porto di Civitavecchia .

Le strutture intermodali sono  ultimate per accogliere nella prima fase nel piazzale lato autostrada le merci trasportate su gomma per poi, nel  medio periodo,  operare anche nel piazzare rilevato a  distanza dell’ansa del Tevere per ricevere  e scambiare le merci anche su ferro, tramite un Terminal ferroviario interno all’Interporto, raccordato alla rete nazionale di Rete Ferroviaria Italiana. Questo hub ferroviario si sta realizzando in prossimità del nodo che vede incontrarsi da un lato  la linea Orte-Falconara e dall’altra la linea AV e AC (alta velocità e alta capacità) Napoli-Milano che coincide con l’asse viario europeo TEN-T1 Berlino-Palermo.

Il progetto ARTEMIS con la partecipazione di undici partner provenienti da Spagna, Francia, Slovenia ed Italia.

Giova, anche, ricordare come nel maggio del 2013 è stato presentato il progetto ARTEMIS, Advanced Rational Transport Evaluator and Multi-modal lnformation System, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma MARCO POLO Il,  con il coinvolgimento di undici partner provenienti da Spagna, Francia, Slovenia ed Italia.

“Questa importante iniziativa rappresenta anche un momento privilegiato”, aveva  dichiarato il presidente dell’Interporto Alessandro Romoli, “utile a rimarcare il ruolo dell’lnterporto Centro Italia all’interno della rete nazionale degli interporti; individuando nell’intermodalità il metodo imprescindibile per garantire economicità, innovazione e celerità nei collegamenti. Vuole essere anche un appuntamento utile a rilanciare con forza l’immagine della nostra azienda che si candida a rappresentare un fondamentale punto di riferimento per l’economia del nostro territorio”.

L’Interporto Centro Italia di Orte si inserisce nel sistema italiano della logistica integrata: Orte peraltro, con la sua posizione strategica, è al centro di numerose vie di comunicazione,  negli’”assi” di logistica integrata tra Lisbona e Kiev ( ovest – est) e tra Palermo e Berlino (sud – nord), oltre ad intercettare la direttrice Civitavecchia – Ancona. Si tratta di uno scalo capace di ricevere treni di dimensioni superiori ai 500 metri e si inserisce in una rete di 24 interporti presenti in tutta Italia.

La rete degli Interporti italiani – UIR.

Molto articolata è la rete interportuale italiana. Sono 24 gli interporti aderenti all’Uir-Unione Interporti Riuniti, dei 29 totali previsti. Di questi 18 sono operativi mentre 11 sono in fase di realizzazione o di completamento.

Le 24 strutture di UIR sono: l’Interporto Quadrante Europa Verona, l’Interporto Merci di Padova, l’Interporto di Bologna, l’Interporto Sito di Torino-Orbassano, l’Interporto di Rivalta Scrivia, l’Interporto Cim Novara, l’Interporto di Trento, l’Interporto Alpe Adria di Cervignano del Friuli, l’Interporto di Venezia, l’Interporto di Vado Ligure, l’Interporto di Rovigo, l’Interporto Cepim di Parma, l’Interporto di Prato, l’Interporto di Livorno, l’Interporto Val Pescara, l’Interporto delle Marche (Jesi), l’Interporto Centro Italia di Orte, l’Interporto di Frosinone, l’Interporto Sud Europa Maddaloni Marcianise, l’Interporto di Nola, l’Interporto Regionale della Puglia (Bari), l’Interporto di Cerignola, l’Interporto della Piana di Gioia Tauro, l’Interporto di Catania.

(*) Fonte: Uir-Unione Interporti Riuniti