di Simone Stefanini Conti

(NewTuscia) – ROMA – La commissione Cultura e spettacolo del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Cristian Carrara, ha espresso parere favorevole a maggioranza con osservazioni, sullo schema di delibera di Giunta che disciplina l’Albo regionale delle rievocazioni storiche.

Via libera con lo stesso atto anche al programma degli interventi per il periodo 2016-2018, con uno stanziamento di 300 mila euro: 139 mila a titolo di trasferimenti ad amministrazioni locali e 161 mila a istituzioni sociali private.

Il provvedimento ha ricevuto il solo voto contrario di Pietro Sbardella (gruppo Misto), nonché le astensioni dei consiglieri del Movimento 5 stelle Gianluca Perilli e Gaia Pernarella. Ha partecipato ai lavori l’assessore al Turismo Massimiliano Smeriglio.

Il provvedimento torna ora in Giunta per l’approvazione definitiva. Si legge in un comunicato del Consiglio regionale del Lazio che potranno presentare richiesta di iscrizione all’Albo i comuni nei quali si svolgono le manifestazioni di rievocazione storica e le istituzioni sociali, associazioni private senza scopo di lucro e onlus che hanno come fine statutario la conservazione della memoria storica del territorio.   E’ richiesto che le manifestazioni di rievocazione storica siano organizzate da almeno cinque anni. Gli eventi iscritti entreranno a far parte del calendario annuale delle manifestazioni storiche e potranno utilizzare, nell’attività di promozione, la dicitura “manifestazione storica di interesse locale” e il logo regionale del Turismo.

L’Associazione delle rievocazioni storiche del Lazio ha sede ad Orte

L’Associazione delle Rievocazioni Storiche del Lazio – che ha sede in Orte presso Palazzo Roberteschi ha come   presidente Gianni Ginnasi, segretario Antonio Tempesta  e tesoriere Giuseppino Brunetti. Il consiglio direttivo è composto da: Bertoccini Alessio (Bomarzo), Pagliani Mario (Magliano Sabina), Manzi  Domenico (Montefiascone), Brunetti Giuseppino (Nepi), Abbondio Zuppante (Orte),  Bernabei Andrea (Roccantica), Tempesta Antonio ( Soriano nel Cimino) e Ginnasi Gianni (Ronciglione).

Le gare, i palii, le giostre, le regate, che dalla primavera alla tarda estate si rincorrono nelle piazze e nelle vie delle grandi città e dei piccoli centri, testimoniano la grande dinamicità di questo importante segmento del Turismo Culturale in Italia.

La cultura della rievocazione storica spazia in Italia dal Palio marinaro dell’Argentario di Porto S. Stefano, alla Corsa della Spada di Camerino, dal Calcio Storico Fiorentino alla rievocazione della Caccia al Cinghiale di Mondavio. La Quintana di Ascoli e di Foligno, al Giuoco dell’Oca di Cagli, al Palio delle Botti di Corropoli, il Palio degli Asini di Alba, gli Sponsalia di Acquaviva Picena o il Palio degli Arcieri di Orte.

La regione Lazio  intende investire in modo strategico sulle attività culturali dal vivo, come musica, teatro e danza, inserite nelle Rievocazioni storiche.

In questo ambito le Rievocazioni storiche sono state regolamentate e valorizzate all’art. 11 della legge come segmento ritenuto originario e fondamentale nel più ampio settore degli spettacoli dal vivo.

La legge n. 15/2014 “Sistema cultura Lazio: disposizioni in materia di spettacolo dal vivo e di promozione culturale”, entrata in vigore il 31 dicembre 2014, all’art. 11 ha recepito i principi ispiratori delle proposte di legge elaborate dai consiglieri regionali Giuseppe Parroncini nelle precedenti legislature e, da ultimo, come primo firmatario e promotore l’on. Enrico Panunzi, presidente della Commissione Lavori Pubblici e Ambiente, entrambi eletti nel collegio della Tuscia viterbese.

Le disposizioni regionali, in particolare, intendono riconoscere, valorizzare e tutelare il grande patrimonio delle manifestazioni delle rievocazioni storiche in costume, dei giochi storici e delle manifestazioni dal vivo di carattere concertistico, teatrale, musicale e della danza di ambientazione storica prevalentemente medievale e rinascimentale, che caratterizzano il territorio laziale. Vengono così premiate dopo tanto impegno dell’Associazione regionale e dei consiglieri regionali citati queste validissime manifestazioni rievocative che si svolgono in modo continuativo nel corso dell’anno e nell’arco ormai di oltre un quarantennio, caratterizzando e promuovendo, in Italia ed all’estero, città e peculiarità artistiche e ambientali di particolare qualità .

Per definire i criteri e le modalità di riconoscimento e di conferimento di adeguata dotazione finanziaria delle manifestazioni, in attuazione dell’art. 11 della legge, l’audizione dell’Associazione delle Rievocazioni del Lazio sarà finalizzata alla definizione di criteri di qualità degli eventi ed all’istituzione di un Comitato storico intercomunale composto da esperti di storia e tradizioni locali, con compiti di consulenza per la Commissione Cultura del Consiglio regionale.

Va ricordato, infine, come i giochi storici e le rievocazioni di vita medievale e rinascimentale hanno conservato le loro matrici sportive e competitive ( ad esempio giochi cavallereschi, gare di tiro con l’arco  e balestra )   E per coloro che vi partecipano implicano una preparazione agonistica specifica delle singole discipline.

In particolare nella ricostruzione dell’ambientazione storica che si sviluppa per ogni singola rievocazione in costume, gioco storico, concerto di strumenti storici, rappresentazione di brani di vita medievali e rinascimentali si registra la massiccia e attiva partecipazione di migliaia di persone, nella cornice di splendidi centri storici, ciascun figurante diventa protagonista, con il pubblico, di scenografie suggestive e coinvolgenti. Questi eventi rappresentano enormi, autentici giacimenti culturali da coltivare e tramandare come elemento fondante dell’identità storico culturale dell’Italia migliore, nella dimensione europea.

La Federazione Italiana Giochi Storici è associata alla  Confédération Européenne des Fêtes et Manifestations Historiques.

Una ricerca effettuata da Federculture, svolta in collaborazione con la Federazione Italiana Giochi Storici, mette in rilievo la capacità imprenditoriale nella gestione dei giochi da parte dell’organizzazione (no-profit) composta per la quasi totalità da volontariato; con un volume di affari annuo di circa 160 miliardi, un investimento pubblico di 25 miliardi con un affluenza di pubblico di oltre un milione di persone – dati rilevati negli anni scorsi su un campione di 25 eventi con una proiezione di 250 manifestazioni.