IV COMMISSIONE CONSILIARE CULTURA/DISCUSSO MA RINVIATO L’ODG DEI CONSIGLIERI BORGHESI E MIRABASSI SULLA SITUAZIONE DEI PLESSI SCOLASTICI. APPROVATO INVECE QUELLO DI PITTOLA PER LA CITTADINANZA ONORARIA A PIERO TERRACINA

(NewTuscia) – PERUGIA – La IV commissione Cultura ha discusso ma non votato questa mattina l’ordine del giorno dei consiglieri Mirabassi e Borghesi che chiede che il Comune di Perugia provveda a porre in essere tutte le azioni necessarie per divulgare le informazioni sulla sicurezza dei plessi scolastici a genitori, insegnati e dirigenti scolastici, nonché –testo emendato nel corso della seduta- a valutare soluzioni che adottino strutture complesse di nuova costruzione che accorpino ove possibile più plessi, considerato il fatto che gli attuali 112 edifici non rappresentano un futuro sostenibile né dal punto di vista economico né per la necessità di ambire all’eccellenza scolastica. Si chiede, inoltre, che vengano inseriti tra i parametri di riferimento, in un’ottica di ristrutturazione e/o accorpamento, la necessità di non prescindere dall’aspetto estetico, elemento occorrente, all’interno del canone di “pulizia, ordine, bellezza”, a potenziare l’offerta formativa.

Si richiede, inoltre, nell’atto l’audizione dei dirigenti dei quindici istituti comprensivi per valutare insieme ad essi i dati che emergeranno da tali verifiche”.

“Abbiamo ritenuto di sollecitare Sindaco e Giunta affinché vengano posti in essere interventi di verifica e controllo della stabilità degli edifici scolastici nel comune di Perugia da parte di personale formato allo scopo (tecnici comunali, vigili del fuoco, genio civile etc) –ha spiegato Mirabassi- da raffrontare poi con i dati dell’ultima verifica generale sulle scuole effettuata dopo il sisma del 2009..”

Alla seduta della commissione, come richiesto nell’odg, erano presenti anche alcuni dirigenti scolastici, la dott.ssa Iva Rossi per l’istituto comprensivo 4 e 12, la dott.ssa Roberta Bertellini per l’istituto Perugia 1, la dott.ssa Zuccaccia per l’Istituto comprensivo 3  e la dott.ssa Tiberini per il 2° Circolo didattico, che hanno, ciascuna per le proprie competenze, fatto il punto della situazione. In particolare, la dott.ssa Rossi ha ricordato come la scuola Carducci-Purgotti sia l’unica rimasta chiusa dopo il terremoto di ottobre, a seguito del quale, con la collaborazione dell’amministrazione, si è provveduto a trovare una nuova collocazione ai ragazzi per garantire loro il diritto all’istruzione. “La scuola –ha annunciato la dirigente- sarà abbattuta a breve, da quanto stabilito tra Regione, Comune e Ministero per essere riaperta, puntuale, a settembre.” La dirigente ha quindi ricordato come anche a ponte San Giovanni, le diverse azioni messe in campo per gli edifici scolastici -lavori, ma anche la nuova organizzazione logistica resa necessaria dai lavori stessi- siano state oggetto di continui confronti con l’amministrazione comunale.

La dirigente Bertellini, rassicurando sulla sicurezza dei plessi di competenza, ha sollevato la questione dell’ingresso della scuola di Elce, dove più volte la sbarra è stata rotta, ponendo un problema di sicurezza per i ragazzi e tutti coloro che frequentano il plesso.

La dott.ssa Zuccaccia, invece, ha sollecitato l’amministrazione per quanto riguarda la scuola Fabretti che –ha detto- non rientra nel piano presentato dal comune, ma ha invece assoluta necessità di un investimento e per avere risposte su criticità in sospeso da troppo tempo, malgrado i continui e costanti rapporti con gli uffici comunali.

L’Ing. Moretti, anch’essa intervenuta in commissione, ha spiegato che alcune misure già decisa dall’amministrazione, sono momentaneamente passate in secondo piano rispetto a situazioni ben più complesse, che vedono gli uffici continuamente impegnati, ma troveranno a breve una risposta concreta. Sulla certificazione di vulnerabilità sismica delle scuole ha tenuto a precisare che “la valutazione è stata effettuata con accuratezza. L’unico scrupolo che gli uffici hanno nella divulgazione di questi certificati –ha detto- è che dovrebbero essere letti da personale tecnico, per evitare di arrivare a conclusioni affrettate che potrebbero portare fuori strada, in considerazione della complessità delle valutazioni e delle considerazioni che sono state fatte e che è ben difficile sintetizzare”.

Il consigliere Sorcini ha ribadito quanto già più volte detto, rispetto alla necessità di accorpare gli edifici scolastici “112 edifici non sono più gestibili, né efficienti, per cui si rende necessario avere strutture più complesse di più facile gestione.” Sorcini ha quindi invitato l’assessore Wagué a tenere conto delle indicazioni della commissione, elaborando dei percorsi condivisi e a non lasciare che la politica la facciano i dirigenti.

Dal consigliere Pietrelli del M5S è giunta la richiesta di sapere se vengono effettuate correttamente le prove di evacuazione, data l’importanza che i bambini siano educati in tal senso per far fronte alle emergenze. A rispondere le dirigenti scolastiche che hanno confermato come le prove vengano fatte almeno 2 volte l’anno se non di più e come i ragazzi siano comunque educati in tal senso anche dagli stessi insegnanti con la presenza di esperti. “Anche alcuni genitori più incerti sulla bontà dei nostri piani di evacuazione –ha precisato la dirigente Zuccaccia- hanno fatto con noi le prove e alla fine si sono ricreduti e ci hanno fatto i complimenti, ma soprattutto si sono tranquillizzati.”

Il consigliere Nucciarelli ha invece posto l’accento sul decoro delle scuole, al di là della imprescindibile sicurezza, secondo il principio della “pulizia, ordine e bellezza”, perché –ha detto- una scuola degradata innesca processi negativi nei ragazzi.

Sia il proponente Mirabassi che il consigliere M5S Giaffreda hanno ribadito la richiesta di capire come saranno reperiti i fondi e in che tempi e per quali interventi.

A rispondere l’assessore Wagué che ha ribadito, innanzitutto, come fin dall’inizio del mandato l’edilizia scolastica sia stata tra le priorità dell’amministrazione, nella consapevolezza che le condizioni generali, a Perugia come nel resto d’Italia, non erano buone, trattandosi spesso di edifici vecchi e non sempre adeguatamente manutenuti. “Per questo –ha ricordato- con il Sindaco abbiamo confronti continui con i dirigenti di tutti i plessi scolastici e con gli uffici per tenere sotto controllo la situazione, partendo proprio dal piano del 2009. Il terremoto –ha proseguito Wagué- ha dato un’accelerata a tutto con i controlli serrati che sono stati fatti fin da subito. C’è un cronoprogramma preciso di interventi –ha ribadito- per oltre 27 milioni di euro reperiti in bilancio in vario modo, in parte sono risorse comunali, in parte mutui, in parte risorse derivanti dall’indennità di disagio ambientale o dalla Protezione civile. A seconda delle scuole e delle priorità dei lavori procederemo in modi diversi, con bandi di gara, piuttosto che con lavori di somma urgenza, o come nel caso della Carducci Purgotti con la regione e il ministero.”

A seguito della risposta dell’Assessore e degli uffici, ritenuta esaustiva, il Presidente Felicioni ha chiesto al proponente di ritirare l’atto, ma Mirabassi ha preferito sospenderlo momentaneamente in attesa di ulteriori approfondimenti, aggiornandolo sulla base degli interventi degli altri commissari e chiedendo che venga fatta una successiva presentazione più dettagliata della situazione. Dello stesso avviso anche la consigliera Vezzosi che, al di là della gestione dell’emergenza, ha chiesto all’assessore di guardare ad una prospettiva dilungo periodo. “Non è corretto che solo 36 scuole su 112 vengano ristrutturate –ha detto Vezzosi- è necessario, piuttosto, che alcune di queste vengano accorpate.”

L’assessore Wagué ha ribadito che anche per lui questa sarebbe la linea da tenere, in accordo con quanto sempre detto dal consigliere Sorcini non solo in questa legislatura, ma già dai primi anni 2000. “Tuttavia –ha ribadito- questa soluzione richiede un cambio di mentalità perché se si decide di chiudere una o più scuole per accorparle non si possono poi, strumentalmente, pilotare proteste, portando avanti un tiro al piccione contro il sottoscritto, piuttosto dovremmo essere tutti uniti per raggiungere un obiettivo che pare condiviso.”

A questo proposito Mirabassi ha infine rivendicato il ruolo delle commissioni e del consiglio, nell’elaborare progettualità politiche di indirizzo per l’esecutivo, sollecitando a proseguire il dibattito sul tema dell’edilizia scolastica e per questo ha modificato l’atto aggiungendo il contenuto degli interventi dei colleghi e chiedendo una sospensione della discussione per approfondire insieme la tematica.

Successivamente la commissione ha discusso e approvato, facendolo proprio della commissione, l’odg presentato dalla consigliera Pittola, che al riguardo aveva presentato ad inizio dei lavori della commissione una mozione per il suo inserimento all’ordine del giorno odierno. La proposta della consigliera di Fratelli d’Italia è di conferire la cittadinanza onoraria di Perugia al sig. Piero Terracina, sopravvissuto ai lager nazisti dove è stato deportato e prigioniero per anni e che, oggi, malgrado l’età avanzata, continua con fervore e impegno a svolgere attività di testimonianza affinchè certi orrori non possano più avere luogo.

“L’urgenza dell’atto –ha spiegato Pittola- è dovuta sia al fatto che il prossimo 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria e anche questo è un segnale importante da parte dell’amministrazione, sia al fatto che Terracina sarà a Perugia nel prossimo mese di marzo, per cui già in quella occasione potremo organizzare la cerimonia di conferimento della cittadinanza stessa.”

Approvazione della proposta da parte della consigliera Bistocchi, che al di là di qualche perplessità sulla procedura di urgenza, si è detta convinta dell’assoluto valore della proposta, che considera una testimonianza del cambiamento dei tempi. Dalla stessa Bistocchi e dal consigliere Nucciarelli è quindi pervenuta la richiesta affinchè la commissione facesse proprio l’odg, cosa che è avvenuta all’unanimità, come all’unanimità è stato votato l’atto, che a breve sarà portato in consiglio.

FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA PERUGIA E ORVIETO PER L’ISCRIZIONE DELLE CITTA’ ETRUSCHE AL PATRIMONIO UNESCO

Il Comune di Perugia ed il Comune di Orvieto hanno sottoscritto questa mattina il protocollo d’intesa per la presentazione della candidatura unitaria nella Heritage List Unesco delle “Spur – città etrusche” (Spur è il termine etrusco che significa proprio “città”).

Le due città, infatti, hanno i requisiti necessari per essere inserite nel patrimonio Unesco, caratterizzate l’una –Perugia- da una cinta muraria senza eguali e l’altra –Orvieto- dall’essere stata sede del santuario federale della Dodecapoli.

Perugia ed Orvieto, dunque, saranno a fianco in questo percorso che partirà con uno studio preliminare per individuare le altre città da coinvolgere nel progetto, con l’intento di essere incluse nella “tentative list” italiana dei siti da inserire nel patrimonio dell’Unesco.

L’iniziativa rappresenta uno straordinario atto di civiltà per il nostro Paese, in quanto volta a tutelare le testimonianze etrusche nel millenario processo storico dell’occidente, segnalandole attraverso il riconoscimento che offre l’Unesco con la sua dichiarazione di “Patrimonio dell’Umanità”.

“La firma del protocollo d’intesa con il Comune di Orvieto è un importante tassello nel processo di candidatura Unesco su cui l’amministrazione comunale lavora già da tempo –ha detto il Sindaco Romizi, che era presente all’incontro insieme all’Assessore alla Cultura Maria Teresa Severini- crediamo molto in questo progetto e sull’identità etrusca che ci accomuna, come patrimonio sia per lo sviluppo turistico che culturale della città”.

Un ringraziamento particolare allo staff dei due comuni che hanno lavorato per arrivare a questa firma è arrivato dal Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, presente alla firma in compagnia dell’Assessore alla cultura del Comune, Alessandra Cannistrà e ai due consiglieri con delega Unesco Alessandro Vignoli e Roberta Cotigni. “Questa vuole essere anche un’ulteriore occasione –ha detto il Sindaco Germani- per mandare un messaggio forte fuori dalla regione per dire che non tutta l’Umbria è terremotata, ma che anzi, nelle nostre due città si può venire in tutta tranquillità.”

“La cinta muraria etrusca rappresenta un fine preciso da valorizzare –ha spiegato l’assessore Severini- e che ci permette, in maniera specifica di porre l’accento sulla nostra storia, e di valorizzare, con questa candidatura, la ricchezza che abbiamo, visto che Perugia e Orvieto rappresentano due capisaldi della nostra regione.”

L’assessore Teresa Severini ha espresso soddisfazione per l’accordo su un progetto che permetterà non solo la valorizzazione del patrimonio monumentale delle origini etrusche della città ma anche l’inserimento in una diffusa rete di relazioni finalizzata alla promozione culturale e turistica del territorio e delle sue eccellenze.

Per l’Assessore Cannistrà il protocollo rappresenta tra l’altro un “segnale di vivacità che la regione cerca di far arrivare all’esterno, permettendo di far conoscere ai tanti visitatori caratteristiche così peculiari delle due città, con un’attualizzazione della storia etrusca e del dialogo tra città antica e città moderna, finalizzato alla conservazione di questo grande patrimonio.”

Il provvedimento fa seguito alla delibera approvata in data 30 dicembre 2015, con cui, preso atto del superamento del progetto “Città etrusche della Dodecapoli”, è stato avviato un nuovo percorso finalizzato alla candidatura unitaria ed orientato verso la valorizzazione di quelle città uniche in quanto sede di monumenti straordinari, nonché espressione dei valori della cultura etrusca.

 

PREJUDICE – GIORNATA DELLA MEMORIA 2017/LA PRESENTAZIONE QUESTA MATTINA IN COMUNE

Questa mattina si è tenuta presso la Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori la conferenza stampa di presentazione dell’evento PREJUDICE organizzato da Teatro di Sacco e Unitre – Università delle Tre Età (Perugia) in occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria 2017, che andrà in scena il 27 gennaio p.v. presso il Teatro del Pavone alle ore 21.00  con ingresso gratuito.

Alla conferenza hanno partecipato l’Assessore alle Politiche scolastiche, per l’infanzia e l’adolescenza, Demografia, Partecipazione e Associazionismo, Dramane Wagué, il Direttore del Teatro di Sacco Roberto Biselli, la responsabile delle relazioni esterne UNITRE – Università della Terza Età (Perugia) Elvira Carrese, nonché alcuni giovani rappresentanti del GMI Perugia.

Biselli, aprendo l’incontro, ha sottolineato che il Teatro di Sacco desiderava far uscire questa giornata dal solo contesto istituzionale, proponendo qualcosa di diverso, così come accaduto l’anno scorso. Ed infatti la giornata della memoria non può essere solo quella della condanna e dell’espiazione, ma anche un modo per guardare al futuro. Il tema dello spettacolo di quest’anno è il pregiudizio: “Abbiamo costruito con un gruppo straordinario di persone, un evento che ha una grande valenza artistica, ma soprattutto sociale e tanto altro”.

Il pregiudizio, infatti, è ancora oggi molto radicato nella società e combatterlo non è impresa facile. Per contribuire a questo percorso è sceso in campo un gruppo eccezionale, costituito da persone di varie culture, superando così ogni barriera.

“Dobbiamo insomma lavorare insieme per evitare che qualcuno possa rovinare questa grande ricchezza che è il nostro mondo. L’iniziativa, in questo contesto, è un piccolo passo nell’ambito di un progetto molto più ampio”.

L’assessore Waguè, nel ringraziare il Teatro di Sacco ed Unitre per il lavoro costante che hanno deciso di portare avanti unitamente all’Amministrazione comunale, ha sottolineato che la giornata della memoria del centenario verrà celebrata con l’obiettivo di recuperare la memoria storica, ma guardando al futuro, uscendo in qualche modo dalle codificazioni per dare spazio al teatro ed alle arti.

Il tema, come detto, è il pregiudizio: argomento centrale perché prima o poi ognuno di noi è soggetto a qualche forma di pregiudizio in maniera diversa.

Si pensi al bullismo, argomento oggi al centro dell’attenzione, perché massacrante per i nostri giovani, specie nelle scuole.

Il teatro, in questo contesto, può aiutare a superare le barriere, insegnando il rispetto per gli altri ed evitando le prevaricazioni. “Si guarda, dunque, al passato come insegnamento per il futuro: i ricordi di fatti atroci ci proiettano al domani, facendo capire ai giovani che vanno rimossi gli ostacoli che impediscono ai cittadini di essere se stessi.

Nella diversità abbiamo il diritto di essere rispettati senza pregiudizi. Su questi valori vogliamo lavorare con l’aiuto dell’arte e della cultura”.

Insomma – sostiene l’assessore – sono eventi come questo che permettono di arricchirci.

Elivira Carrese ha sottolineato come Unitre è da sempre impegnata nella socializzazione, in qualità di università delle tre età, con l’obiettivo di coinvolgere tutte e tre le generazioni

“Il progetto che oggi presentiamo è stato da noi condiviso perché il tema al centro dello spettacolo è nelle nostre corde. Troppo spesso si emargina; ed allora, per reagire, dobbiamo continuare ad unirci portando avanti progetti comuni che, partendo dal passato, guardano al futuro.

 

Il Teatro di Sacco ha voluto rivolgere un ringraziamento al Sindaco Romizi per aver concesso il patrocinio all’iniziativa, all’Assessore Severini per aver autorizzato la messa in scena dell’evento nel Teatro del Pavone, al Dott. Manzoni dell’Accademia del Pavone e al Sig. Antoniucci, della U.I.L.T., che hanno reso possibile l’utilizzo di uno spazio prestigioso quale quello del Teatro del Pavone, appunto.

Il progetto parte dalla convinzione di Teatro di Sacco e Unitre – Università delle Tre Età (Perugia) che la Giornata della Memoria è una ricorrenza di primaria importanza ed urgenza per onorare il ricordo di quel giorno con attività, rappresentazioni, incontri.

A tal proposito è stato costituito un gruppo di lavoro sul tema del pregiudizio (idea positiva o negativa degli altri senza una ragione sufficiente, generalmente giudizio negativo).

Lo spettacolo che sarà proposto è una vetrina di pregiudizi: dai più innocui (il vino rosso fa buon sangue) ai più radicati (gli immigrati rubano il lavoro agli italiani).

Perché parlare di pregiudizio per onorare la memoria delle vittime dei campi di concentramento?

Perché è facile fare recinti con filo spinato elettrizzato, alzare torrette di guardia e deportarvi coloro che ci si è convinti abbiano colpa di tutto.

Il gruppo di allievi-attori è composto da persone (allievi dei laboratori teatrali condotti da Biselli – allievi Unitre Perugia, III Atti – Giovani Musulmani d’Italia) di età, nazionalità, fedi, esperienze diverse, che celebrano questa giornata dedicata, istituzionalmente nel mondo, al ricordo di una della pagine più nere della storia dell’umanità, lo sterminio scientificamente premeditato di un popolo, gli ebrei, e l’assassinio di oppositori al nazismo, omosessuali, rom e sinti, malati di mente o portatori di handicap. Ci si auspica che questo evento, che sviluppa il suo percorso drammaturgico intorno al “pregiudizio” – pulsione oscura ancora così fortemente presente nel nostro quotidiano e che è sicuramente ragione antica che ha permesso di innescare l’immane tragedia della shoah come altre disgrazie dell’uomo sull’uomo – sia il punto catartico della serata del 27 gennaio 2017 e che sia fortemente condiviso da chi sarà presente.

Prejudice sarà realizzato con grande impegno dei numerosi allievi-attori ma anche grazie alla partecipazione del Centro per l’arte contemporanea Trebisonda, opere di Benedetta Galli e Danilo Fiorucci, dell’attrice-cantante Floriana La Rocca di Ars et Labor con i musicisti Daniel Obando e Cristiano Bellavia; a tal proposito un ringraziamento particolare a Christa Butzberger.

L’evento si prefigge di contribuire al mantenimento della memoria collettiva attraverso la condivisione, perché solo ricordando ciò che è stato si potrà, forse, impedire che non avvenga mai più quella, e tante altre, shoah di cui il genere umano si è macchiato durante la storia della sua faticosa conquista della civiltà e di cui, purtroppo, a tutt’oggi, seppur con presupposti e dinamiche diverse, siamo ancora testimoni.

 

FESTA DI SAN COSTANZO/PRESENTATO QUESTA MATTINA IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI PER IL PATRONO DELLA CITTA’ SABATO 28 E DOMENICA 29 GENNAIO

Perugia si appresta a vivere, sabato 28 e domenica 29 gennaio, la solennità di San Costanzo, vescovo e martire del II secolo, Patrono della città e dell’Archidiocesi. E’ la festa che, più di ogni altra, rinsalda il legame ultrasecolare tra la Perugia civile e quella religiosa ed è, da sempre, occasione di riflessione e memoria sulle origini cristiane della comunità perugina.

Il Vescovo ausiliare della Diocesi di Perugia e Città della Pieve Mons. Paolo Giulietti ha aperto la conferenza stampa sottolineando che San Costanzo è da sempre il momento rappresentativo della comunità cittadina,; dunque una festa che dà una visione di un senso di collettività per il nostro territorio.

Rispetto alle passate edizioni – precisa Giulietti – l’evento che più si arricchisce di novità è la Luminaria, cui parteciperanno per la prima volta i Rioni di Perugia, riorganizzati e “rivestiti” grazie alla manifestazione Perugia 1416 di cui si è celebrata nel 2016 la prima edizione. Dunque la parte principale del corteo sarà composta dai membri dei Rioni.

Rispetto al passato, infine, saranno cinque i doni che verranno offerti a San Costanzo: oltre alla corona d’alloro, al cero, al torcolo ed all’incenso, ci sarà anche il vin santo.

Ed il sindaco Andrea Romizi ha voluto, nel suo saluto, ringraziare sentitamente il Cardinale Bassetti ed il Vescovo ausiliare Giulietti per il grande lavoro da loro profuso con l’obiettivo di rendere la festa di San Costanzo sempre più la festa dei perugini, celebrando così la memoria e promuovendo il senso di concordia civica.

LA LUMINARIA – Testimonianza del legame, che risale all’età medievale (XIV secolo), è la processione della “Luminaria” voluta dalle autorità dell’epoca come segno di omaggio al Santo Patrono e ripristinata una quindicina di anni fa, per il pomeriggio della vigilia della solennità (28 gennaio). Quest’anno la processione della “Luminaria” partirà dal palazzo comunale dei Priori (ore 17.00), guidata dai rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose, e percorrerà tutta la “Via Sacra”, che collega la cattedrale di San Lorenzo alla basilica di San Costanzo, passando davanti alla chiesa di Sant’Ercolano e alle basiliche di San Domenico e di San Pietro. A San Costanzo (ore 18.00) saranno celebrati i Primi Vespri solenni, presieduti dal cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti e arricchiti dalla Corale della Polizia municipale, quindi sarà rinnovato l’omaggio votivo del cero e dei doni al Santo Patrono da parte del sindaco Andrea Romizi.

In ricordo degli oltre sette secoli di questa “Luminaria”, il Comune e l’Archidiocesi hanno inteso rievocare l’antico corteo, con un centinaio di figuranti in costume, costituiti principalmente dai Cinque Rioni di Perugia, grazie all’Associazione “Perugia 1416”. Saranno presenti anche le associazioni del Palio di Città della Pieve e dei Balestrieri di Assisi e,

Durante i Vespri in San Costanzo, al termine della “Luminaria”, si rinnoverà il tradizionale rito dell’omaggio votivo al Santo Patrono di cinque “simboli”: la corona d’alloro, da parte della polizia municipale (segno di devozione e testimonianza di dedizione al bene comune attraverso l’azione di ordine pubblico, che mira alla pace e alla concordia); il cero, da parte del sindaco (segno della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni dei più deboli e indifesi e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune); il torcolo e il vinsanto (dolce e vino tipici della festa in ricordo del martirio di Costanzo), da parte degli artigiani e commercianti (segno di quanti si impegnano ogni giorno a migliorare le condizioni dei lavoratori e per tutti coloro che, con il loro lavoro, contribuiscono alla prosperità del corpo sociale); l’incenso, da parte del Consiglio pastorale parrocchiale (segno della forza della fede nell’annuncio del Vangelo sull’esempio del santo martire, particolarmente oggi, tempo in cui il coraggio, la fedeltà, la coerenza sono messi alla prova ed è messa alla prova la nostra carità).

Sono segni e gesti di estrema semplicità ma di grande significato, attraverso i quali la Chiesa e la comunità perugina rinnovano, come 700 e più anni fa, il patto di alleanza con il loro Santo Patrono e si impegnano a celebrarne la memoria nella promozione della concordia civica. Torniamo a chiedere quello “status pacificus et tranquillus communis et populi Perusini”, che stette tanto a cuore al legislatore della prima età comunale e che sta parimenti a cuore a ognuno che voglia bene a questa città e ne promuova con sincerità di intenti il vero bene comune.

LA TRADIZIONALE FIERA IN BORGO XX GIUGNO – Le celebrazioni proseguiranno, quindi, nella giornata di domenica 29 gennaio con l’apertura (orario 8,00-20,00) della tradizionale Fiera di San Costanzo in Borgo XX Giugno, per la prima volta organizzata interamente dal Comune di Perugia, con la presenza di 73 espositori di abbigliamento, accessori, articoli per la casa, artigianato artistico, enogastronomia tipica.

“La Fiera di San Costanzo -ha tenuto a precisare l’Assessore all’Artigiano, Commercio e Mobilità del Comune di Perugia Cristiana Casaioli- è la prima occasione di riqualificazione di fiere e mercati nel territorio, da quando -lo scorso dicembre- è stato approvato il nuovo regolamento sul commercio in aree pubbliche. Ci siamo assunti l’impegno di assicurare trasparenza nella selezione degli operatori e di garantire la partecipazione di imprese di maggiore tradizione e qualità e abbiamo cominciato da subito a muoverci in questa direzione. Una cura particolare -ha proseguito l’assessore- è stata posta nell’allestimento delle postazioni di vendita della zona centrale della Fiera, per tutelare il decoro della zona di Borgo XX giugno, particolarmente cara a tutti i perugini.” Diversamente dagli anni passati, nei quali la vendita si svolgeva esclusivamente sulle strutture mobili degli operatori (autocarri, furgoni, ecc.), la fiera sarà, infatti, caratterizzata dall’istallazione nella parte centrale, in prossimità della zona di accesso ai giardini del Frontone e del monumento ai caduti del 20 giugno, di 30 strutture espositive messe a disposizione gratuitamente dal Comune e riservate in via prioritaria agli operatori provenienti dalle zone terremotate, ai produttori agricoli, agli artigiani e comunque, nell’ordine della graduatoria, agli operatori di più consolidata esperienza sulle piazze e sui mercati di Perugia.

Un ringraziamento particolare, quindi, l’Assessore Casaioli lo ha voluto riservare alla Fondazione per l’istruzione agraria di Perugia che con spirito di collaborazione istituzionale ha concesso l’uso gratuito del parcheggio interno della facoltà di agraria per i mezzi degli operatori.

L’inaugurazione della Fiera si terrà alle ore 10,00, alla presenza delle autorità locali, delle associazioni di categoria e dei vari partner e sarà animata dall’esibizione della Filarmonica di Pila.

LE DEGUSTAZIONI DI TORCOLO – Altra novità delle celebrazioni 2017 sarà alle 10,45 presso il Centro camerale G. Alessi in Via Mazzini, l’educational “Il Torcolo di San Costanzo: dalla tradizione all’innovazione”, i consigli dell’Università dei Sapori per una ricetta buona e sana”. Interverranno l’Antropologa alimentare Marilena Badolato, la nutrizionista Valentina Di Tomaso e lo Chef e Maestro Panificatore Andrea Pioppi. Dalla ricetta tradizionale del torcolo, ricca e gustosa, ad un’altra più moderna e light, attenta ai principi di una sana alimentazione ma non certo meno ricca di piacere per il palato, che il pubblico potrà degustare al termine dell’incontro.

A mezzogiorno, infine, appuntamento in Corso Vannucci con l’irrinunciabile degustazione del Torcolo di San Costanzo aperta a tutta la cittadinanza, offerta dai Fornai di San Costanzo, in collaborazione con Confcommercio, CNA, Confartigianato, AIS Associazione Italiana Sommelier e Università dei Sapori.

Saranno 20 i fornai di Perugia che offriranno, per l’occasione, oltre 200 torcoli in degustazione, prodotti con ricette tradizionali, rigorosamente segrete e che, da quest’anno, saranno individuati come i Fornai di San Costanzo, grazie ad una vetrofania creata dal Comune, che potranno esporre nei loro negozi: Co.Fo.Pa, Dolce Perugia, Faffa dal 1851 il Fornaio, Forno Gabrielli Marilena e Forno Gabrielli Morena, GMF Emisfero, Industria Dolciaria Fiorucci, Industria Dolciaria Piselli Junior, L’arte del Pane di Duranti Santino, Le Tre P di Alunni Breccolenti Sonia, Lupi Alessandro, Nuova Pasticceria Ambrosiana, Panetteria Alunni Gianfranco e figli, Panetteria Pasticceria Antica Perugia, Panetteria Pasticceria Cerquiglini, Panetteria Pasticceria Gionangeli Adelio, Panetteria Pasticceria Lucaroni, Pasticceria Elisa di Agostinelli Luciana, Pasticceria Etrusca e Pasticceria Menchetti.

SAN COSTANZO AL BORGO BELLO – Quest’anno San Costanzo si celebra anche al Borgo Bello con un ricco programma di appuntamenti organizzati dall’associazione Borgo Bello, che vedono, a partire dalla prima mattina di domenica 29 gennaio, mostre, animazioni per bambini, concerti e, naturalmente, degustazioni di torcolo per tutti.

Nella giornata di domenica la Basilica di San Costanzo sarà aperta per le celebrazioni religiose, alle ore 8,00, 10,00 e 11,30, mentre alle ore 18,00, a chiudere le celebrazioni, sarà la solenne messa nella Cattedrale di San Lorenzo, celebrata da S.E. il Cardinale Gualtiero Bassetti, alla presenza dei vescovi umbri, delle autorità e dei parroci della diocesi.

 

La presidente dell’Università dei sapori Anna Rita Fioroni ha sottolineato che l’evento è il modello rappresentativo della positiva collaborazione tra l’Università dei sapori e le Istituzioni. Sarà un momento nel quale la tradizione si unirà all’innovazione e sarà possibile degustare un torcolo creato dagli allievi dell’ateneo.

Secondo Fioroni è giusto mettere eventi come questo al servizio della città; l’auspicio è che si possa continuare su questa strada nella massima collaborazione.

Sergio Mercuri, presidente di Confcommercio, ha concordato sul fatto che San Costanzo rappresenta una festa per riavvicinare la gente. Nell’edizione 2017 ciò sarà particolarmente evidente grazie alla partecipazione dei Rioni, tornati ad essere protagonisti di una tradizione che Perugia ha sempre voluto tenere in alta considerazione. E magari proprio partendo da San Costanzo Perugia avrà l’opportunità di ripartire, dopo i tanti problemi che si sono succeduti negli ultimi mesi.

 

 

Qui di seguito il programma completo delle celebrazioni:

 

Sabato 28 gennaio

Ore 17.00 | Palazzo dei Priori

Partenza della luminaria per la Basilica di San Costanzo

Presiede S. Em. Cardinale Gualtiero Bassetti

 

Ore 18.00 | Basilica di San Costanzo

Offerta del cero e dei doni da parte del Sindaco di Perugia

Corale della Polizia Municipale di Perugia

 

Domenica 29 gennaio

Ore 8.00 | 10.00 | 11.30 | Basilica di San Costanzo

Sante Messe

 

Ore 8.00 – 20.00 |Borgo XX Giugno

Fiera di San Costanzo

 

Ore 10.00 | Inaugurazione della Fiera di San Costanzo con la Filarmonica di Pila

 

Ore 10.45 | Centro Camerale Alessi, via Mazzini

Il Torcolo di San Costanzo: dalla tradizione all’innovazione

Educational a cura dell’Università dei Sapori sulla storia e la tradizione del Torcolo di San Costanzo con la Dott.ssa Marilena Badolato, Antropologa.

Consigli per una ricetta light, buona e dietetica, del Torcolo di San Costanzo con la Dott.ssa Valentina Di Tomaso, Nutrizionista, e lo Chef Andrea Pioppi. Seguirà una degustazione.

 

Ore 12.00 | Corso Vannucci

Saluto della Filarmonica di Pila

Degustazione del Torcolo di San Costanzo aperta a tutta la cittadinanza

offerta in collaborazione con Confcommercio, Cna, Canfartigianato, Associazione Italiana Sommelier e Università dei Sapori

 

Ore 18.00 | Cattedrale di San Lorenzo

Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Em. Cardinale Gualtiero Bassetti con la partecipazione dei Vescovi Umbri e della Autorità

 

L’Associazione Borgobello presenta S. COSTANZO AL BORGOBELLO

 

Domenica 29 Gennaio

dalle ore 10.00 – ex-Chiesetta S.Anna, Borgo XX Giugno 47

“Mostra di cose del passato” a cura di Gaetano Lucaroni

 

dalle ore 10.00 – ex-Chiesa di S.Maria Maddalena, Corso Cavour 

“Con-Fini”, mostra dell’artista giapponese Chigusa Kuraishi

 

ore 11.30 – Borgo XX Giugno

“Circostrada”, animazione itinerante a cura del Tieffeu

 

ore 15.30 – Chiesina di Madonna di Braccio, Borgo XX Giugno

l’Architetto Fabio Palombaro racconta la storia di Madonna Di Braccio

 

ore 17.00 – Istituto Musicale Frescobaldi, Corso Cavour 184

“Viaggio a 4 mani dalla Spagna alla Russia”

concerto per pianoforte di Eleonora Conti e Patrizia Vescovi

musiche di Dvorak, Moszkowsky, Ravel, Rubinstein

 

ore 18.00 – sede Ass. Borgobello, Corso cavour 165

degustazione del Torcolo di S. Costanzo

 

Tutte le iniziative sono gratuite

***Foto Belfiore***

 

Anche Perugia 1416 alla Luminaria. Severini: “Così i Rioni rendono omaggio a San Costanzo”

Perugia 1416, con i cinque Magnifici Rioni, parteciperà alla “Luminaria di San Costanzo”, che si terrà nel pomeriggio di sabato 28 gennaio, a partire dalle ore 17. Un invito che il Cardinale Arcivescovo Gualtiero Bassetti aveva fatto lo scorso anno (“Così la città di Perugia avrà una sua delegazione in costume”) direttamente a chi ha vestito i panni di Braccio Fortebracci (Alexio Bachiorri), durante la prima edizione della sfilata del corteo storico di giugno, A pochi mesi di distanza, il Cardinale e il Vescovo ausiliario Paolo Giulietti hanno convocato una riunione per esprime il piacere di avere una rappresentanza in costume di Perugia 1416 nella processione dedicata al Santo Patrono della città. I figuranti accompagneranno la Curia nella processione insieme al sindaco Romizi, agli assessori e ad altre istituzioni. Non a caso la Luminaria, o “processione dei lumi” fu istituita da una ordinanza dei Priori del Comune di Perugia l’11 dicembre 1310, e definita festa di tutta la città.
Grande soddisfazione ha quindi espresso Teresa Severini, assessore alla Cultura, nonché presidente dell’associazione: “I costumi che sfileranno per la Luminaria, acquistati per il costituendo Museo della città, e per partecipare ad eventi come questo, hanno un fortissimo significato simbolico, che il Cardinale e il Vescovo ausiliare hanno perfettamente colto: quello dell’unione, della funzione sociale, dell’integrazione dei rioni. Perugia 1416 ha avuto, ed avrà, il grande merito di unire i cittadini all’interno dei cinque Rioni lungo tutto il territorio comunale e suscitare quella voglia di condivisione che è sgorgata copiosa; far parlare tra loro persone che prima nemmeno si conoscevano e far scaturire l’orgoglio d’appartenenza alla nostra bellissima città. È con questi sentimenti che una rappresentanza di ogni rione sfilerà sabato a Perugia con, nel cuore, la devozione a San Costanzo”.
A seguito di ripetuti contatti intercorsi con la Curia, si è stabilito che Perugia 1416 sarà rappresentata da un membro della reggenza comunale, l’alfiere del Comune con lo stendardo, da 7 trombettieri senza chiarine, da 4 mazzieri con le mazze. Ogni Rione invierà quindi l’alfiere con lo stendardo, il capitano, quattro nobili o borghesi. In tutto, al massimo 43 figuranti. La Curia ha, inoltre, espresso il piacere che ogni Rione porti un dono simbolico, per l’esattezza: un cero, una corona d’alloro, incenso, un torcolo di San Costanzo, una brocca di vin santo. Per assegnare i doni ai Rioni in analogia con le caratteristiche di ciascuno il cero andrà al Rione del fuoco, Porta Sant’Angelo; la corona di alloro al Rione della frutta e degli ortaggi, Porta Eburnea; l’incenso al Rione dell’antica cattedrale, ora Abbazia e Basilica Benedettina, Porta San Pietro; il torcolo al Rione dei molini e delle farine, Porta Sole; la brocca con il vin santo, l’unico dono liquido, al Rione del Lago, Porta Santa Susanna.

 

OPEN FIBER/CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL PIANO DI SVILUPPO DELLA FIBRA OTTICA SUI TERRITORI DEL COMUNE DOMANI, MERCOLEDI 25 GENNAIO ALLE 11 ALLA SALA DELLA VACCARA

Si terrà domani, mercoledì 25 gennaio alle ore 11 alla Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori, la conferenza stampa di presentazione del piano di sviluppo della fibra ottica sui territori del comune, organizzata da Open Fiber e Comune di Perugia.

Alla conferenza interverranno il Sindaco Andrea Romizi e Tommaso Pompei, Amministratore Delegato Open Fiber.

Modera la giornalista del TG1 Maria Soave.

**La stampa è invitata a partecipare**

FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA PERUGIA E ORVIETO PER L’ISCRIZIONE DELLE CITTA’ ETRUSCHE AL PATRIMONIO UNESCO

Il Comune di Perugia ed il Comune di Orvieto hanno sottoscritto questa mattina il protocollo d’intesa per la presentazione della candidatura unitaria nella Heritage List Unesco delle “Spur – città etrusche” (Spur è il termine etrusco che significa proprio “città”).

Le due città, infatti, hanno i requisiti necessari per essere inserite nel patrimonio Unesco, caratterizzate l’una –Perugia- da una cinta muraria senza eguali e l’altra –Orvieto- dall’essere stata sede del santuario federale della Dodecapoli.

Perugia ed Orvieto, dunque, saranno a fianco in questo percorso che partirà con uno studio preliminare per individuare le altre città da coinvolgere nel progetto, con l’intento di essere incluse nella “tentative list” italiana dei siti da inserire nel patrimonio dell’Unesco.

L’iniziativa rappresenta uno straordinario atto di civiltà per il nostro Paese, in quanto volta a tutelare le testimonianze etrusche nel millenario processo storico dell’occidente, segnalandole attraverso il riconoscimento che offre l’Unesco con la sua dichiarazione di “Patrimonio dell’Umanità”.

“La firma del protocollo d’intesa con il Comune di Orvieto è un importante tassello nel processo di candidatura Unesco su cui l’amministrazione comunale lavora già da tempo –ha detto il Sindaco Romizi, che era presente all’incontro insieme all’Assessore alla Cultura Maria Teresa Severini- crediamo molto in questo progetto e sull’identità etrusca che ci accomuna, come patrimonio sia per lo sviluppo turistico che culturale della città”.

Un ringraziamento particolare allo staff dei due comuni che hanno lavorato per arrivare a questa firma è arrivato dal Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, presente alla firma in compagnia dell’Assessore alla cultura del Comune, Alessandra Cannistrà e ai due consiglieri con delega Unesco Alessandro Vignoli e Roberta Cotigni. “Questa vuole essere anche un’ulteriore occasione –ha detto il Sindaco Germani- per mandare un messaggio forte fuori dalla regione per dire che non tutta l’Umbria è terremotata, ma che anzi, nelle nostre due città si può venire in tutta tranquillità.”

“La cinta muraria etrusca rappresenta un fine preciso da valorizzare –ha spiegato l’assessore Severini- e che ci permette, in maniera specifica di porre l’accento sulla nostra storia, e di valorizzare, con questa candidatura, la ricchezza che abbiamo, visto che Perugia e Orvieto rappresentano due capisaldi della nostra regione.”

L’assessore Teresa Severini ha espresso soddisfazione per l’accordo su un progetto che permetterà non solo la valorizzazione del patrimonio monumentale delle origini etrusche della città ma anche l’inserimento in una diffusa rete di relazioni finalizzata alla promozione culturale e turistica del territorio e delle sue eccellenze.

Per l’Assessore Cannistrà il protocollo rappresenta tra l’altro un “segnale di vivacità che la regione cerca di far arrivare all’esterno, permettendo di far conoscere ai tanti visitatori caratteristiche così peculiari delle due città, con un’attualizzazione della storia etrusca e del dialogo tra città antica e città moderna, finalizzato alla conservazione di questo grande patrimonio.”

Il provvedimento fa seguito alla delibera approvata in data 30 dicembre 2015, con cui, preso atto del superamento del progetto “Città etrusche della Dodecapoli”, è stato avviato un nuovo percorso finalizzato alla candidatura unitaria ed orientato verso la valorizzazione di quelle città uniche in quanto sede di monumenti straordinari, nonché espressione dei valori della cultura etrusca.

 

PREJUDICE – GIORNATA DELLA MEMORIA 2017/LA PRESENTAZIONE QUESTA MATTINA IN COMUNE

Questa mattina si è tenuta presso la Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori la conferenza stampa di presentazione dell’evento PREJUDICE organizzato da Teatro di Sacco e Unitre – Università delle Tre Età (Perugia) in occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria 2017, che andrà in scena il 27 gennaio p.v. presso il Teatro del Pavone alle ore 21.00  con ingresso gratuito.

Alla conferenza hanno partecipato l’Assessore alle Politiche scolastiche, per l’infanzia e l’adolescenza, Demografia, Partecipazione e Associazionismo, Dramane Wagué, il Direttore del Teatro di Sacco Roberto Biselli, la responsabile delle relazioni esterne UNITRE – Università della Terza Età (Perugia) Elvira Carrese, nonché alcuni giovani rappresentanti del GMI Perugia.

Biselli, aprendo l’incontro, ha sottolineato che il Teatro di Sacco desiderava far uscire questa giornata dal solo contesto istituzionale, proponendo qualcosa di diverso, così come accaduto l’anno scorso. Ed infatti la giornata della memoria non può essere solo quella della condanna e dell’espiazione, ma anche un modo per guardare al futuro. Il tema dello spettacolo di quest’anno è il pregiudizio: “Abbiamo costruito con un gruppo straordinario di persone, un evento che ha una grande valenza artistica, ma soprattutto sociale e tanto altro”.

Il pregiudizio, infatti, è ancora oggi molto radicato nella società e combatterlo non è impresa facile. Per contribuire a questo percorso è sceso in campo un gruppo eccezionale, costituito da persone di varie culture, superando così ogni barriera.

“Dobbiamo insomma lavorare insieme per evitare che qualcuno possa rovinare questa grande ricchezza che è il nostro mondo. L’iniziativa, in questo contesto, è un piccolo passo nell’ambito di un progetto molto più ampio”.

L’assessore Waguè, nel ringraziare il Teatro di Sacco ed Unitre per il lavoro costante che hanno deciso di portare avanti unitamente all’Amministrazione comunale, ha sottolineato che la giornata della memoria del centenario verrà celebrata con l’obiettivo di recuperare la memoria storica, ma guardando al futuro, uscendo in qualche modo dalle codificazioni per dare spazio al teatro ed alle arti.

Il tema, come detto, è il pregiudizio: argomento centrale perché prima o poi ognuno di noi è soggetto a qualche forma di pregiudizio in maniera diversa.

Si pensi al bullismo, argomento oggi al centro dell’attenzione, perché massacrante per i nostri giovani, specie nelle scuole.

Il teatro, in questo contesto, può aiutare a superare le barriere, insegnando il rispetto per gli altri ed evitando le prevaricazioni. “Si guarda, dunque, al passato come insegnamento per il futuro: i ricordi di fatti atroci ci proiettano al domani, facendo capire ai giovani che vanno rimossi gli ostacoli che impediscono ai cittadini di essere se stessi.

Nella diversità abbiamo il diritto di essere rispettati senza pregiudizi. Su questi valori vogliamo lavorare con l’aiuto dell’arte e della cultura”.

Insomma – sostiene l’assessore – sono eventi come questo che permettono di arricchirci.

Elivira Carrese ha sottolineato come Unitre è da sempre impegnata nella socializzazione, in qualità di università delle tre età, con l’obiettivo di coinvolgere tutte e tre le generazioni

“Il progetto che oggi presentiamo è stato da noi condiviso perché il tema al centro dello spettacolo è nelle nostre corde. Troppo spesso si emargina; ed allora, per reagire, dobbiamo continuare ad unirci portando avanti progetti comuni che, partendo dal passato, guardano al futuro.

 

Il Teatro di Sacco ha voluto rivolgere un ringraziamento al Sindaco Romizi per aver concesso il patrocinio all’iniziativa, all’Assessore Severini per aver autorizzato la messa in scena dell’evento nel Teatro del Pavone, al Dott. Manzoni dell’Accademia del Pavone e al Sig. Antoniucci, della U.I.L.T., che hanno reso possibile l’utilizzo di uno spazio prestigioso quale quello del Teatro del Pavone, appunto.

Il progetto parte dalla convinzione di Teatro di Sacco e Unitre – Università delle Tre Età (Perugia) che la Giornata della Memoria è una ricorrenza di primaria importanza ed urgenza per onorare il ricordo di quel giorno con attività, rappresentazioni, incontri.

A tal proposito è stato costituito un gruppo di lavoro sul tema del pregiudizio (idea positiva o negativa degli altri senza una ragione sufficiente, generalmente giudizio negativo).

Lo spettacolo che sarà proposto è una vetrina di pregiudizi: dai più innocui (il vino rosso fa buon sangue) ai più radicati (gli immigrati rubano il lavoro agli italiani).

Perché parlare di pregiudizio per onorare la memoria delle vittime dei campi di concentramento?

Perché è facile fare recinti con filo spinato elettrizzato, alzare torrette di guardia e deportarvi coloro che ci si è convinti abbiano colpa di tutto.

Il gruppo di allievi-attori è composto da persone (allievi dei laboratori teatrali condotti da Biselli – allievi Unitre Perugia, III Atti – Giovani Musulmani d’Italia) di età, nazionalità, fedi, esperienze diverse, che celebrano questa giornata dedicata, istituzionalmente nel mondo, al ricordo di una della pagine più nere della storia dell’umanità, lo sterminio scientificamente premeditato di un popolo, gli ebrei, e l’assassinio di oppositori al nazismo, omosessuali, rom e sinti, malati di mente o portatori di handicap. Ci si auspica che questo evento, che sviluppa il suo percorso drammaturgico intorno al “pregiudizio” – pulsione oscura ancora così fortemente presente nel nostro quotidiano e che è sicuramente ragione antica che ha permesso di innescare l’immane tragedia della shoah come altre disgrazie dell’uomo sull’uomo – sia il punto catartico della serata del 27 gennaio 2017 e che sia fortemente condiviso da chi sarà presente.

Prejudice sarà realizzato con grande impegno dei numerosi allievi-attori ma anche grazie alla partecipazione del Centro per l’arte contemporanea Trebisonda, opere di Benedetta Galli e Danilo Fiorucci, dell’attrice-cantante Floriana La Rocca di Ars et Labor con i musicisti Daniel Obando e Cristiano Bellavia; a tal proposito un ringraziamento particolare a Christa Butzberger.

L’evento si prefigge di contribuire al mantenimento della memoria collettiva attraverso la condivisione, perché solo ricordando ciò che è stato si potrà, forse, impedire che non avvenga mai più quella, e tante altre, shoah di cui il genere umano si è macchiato durante la storia della sua faticosa conquista della civiltà e di cui, purtroppo, a tutt’oggi, seppur con presupposti e dinamiche diverse, siamo ancora testimoni.

 

FESTA DI SAN COSTANZO/PRESENTATO QUESTA MATTINA IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI PER IL PATRONO DELLA CITTA’ SABATO 28 E DOMENICA 29 GENNAIO

Perugia si appresta a vivere, sabato 28 e domenica 29 gennaio, la solennità di San Costanzo, vescovo e martire del II secolo, Patrono della città e dell’Archidiocesi. E’ la festa che, più di ogni altra, rinsalda il legame ultrasecolare tra la Perugia civile e quella religiosa ed è, da sempre, occasione di riflessione e memoria sulle origini cristiane della comunità perugina.

Il Vescovo ausiliare della Diocesi di Perugia e Città della Pieve Mons. Paolo Giulietti ha aperto la conferenza stampa sottolineando che San Costanzo è da sempre il momento rappresentativo della comunità cittadina,; dunque una festa che dà una visione di un senso di collettività per il nostro territorio.

Rispetto alle passate edizioni – precisa Giulietti – l’evento che più si arricchisce di novità è la Luminaria, cui parteciperanno per la prima volta i Rioni di Perugia, riorganizzati e “rivestiti” grazie alla manifestazione Perugia 1416 di cui si è celebrata nel 2016 la prima edizione. Dunque la parte principale del corteo sarà composta dai membri dei Rioni.

Rispetto al passato, infine, saranno cinque i doni che verranno offerti a San Costanzo: oltre alla corona d’alloro, al cero, al torcolo ed all’incenso, ci sarà anche il vin santo.

Ed il sindaco Andrea Romizi ha voluto, nel suo saluto, ringraziare sentitamente il Cardinale Bassetti ed il Vescovo ausiliare Giulietti per il grande lavoro da loro profuso con l’obiettivo di rendere la festa di San Costanzo sempre più la festa dei perugini, celebrando così la memoria e promuovendo il senso di concordia civica.

LA LUMINARIA – Testimonianza del legame, che risale all’età medievale (XIV secolo), è la processione della “Luminaria” voluta dalle autorità dell’epoca come segno di omaggio al Santo Patrono e ripristinata una quindicina di anni fa, per il pomeriggio della vigilia della solennità (28 gennaio). Quest’anno la processione della “Luminaria” partirà dal palazzo comunale dei Priori (ore 17.00), guidata dai rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose, e percorrerà tutta la “Via Sacra”, che collega la cattedrale di San Lorenzo alla basilica di San Costanzo, passando davanti alla chiesa di Sant’Ercolano e alle basiliche di San Domenico e di San Pietro. A San Costanzo (ore 18.00) saranno celebrati i Primi Vespri solenni, presieduti dal cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti e arricchiti dalla Corale della Polizia municipale, quindi sarà rinnovato l’omaggio votivo del cero e dei doni al Santo Patrono da parte del sindaco Andrea Romizi.

In ricordo degli oltre sette secoli di questa “Luminaria”, il Comune e l’Archidiocesi hanno inteso rievocare l’antico corteo, con un centinaio di figuranti in costume, costituiti principalmente dai Cinque Rioni di Perugia, grazie all’Associazione “Perugia 1416”. Saranno presenti anche le associazioni del Palio di Città della Pieve e dei Balestrieri di Assisi e,

Durante i Vespri in San Costanzo, al termine della “Luminaria”, si rinnoverà il tradizionale rito dell’omaggio votivo al Santo Patrono di cinque “simboli”: la corona d’alloro, da parte della polizia municipale (segno di devozione e testimonianza di dedizione al bene comune attraverso l’azione di ordine pubblico, che mira alla pace e alla concordia); il cero, da parte del sindaco (segno della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni dei più deboli e indifesi e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune); il torcolo e il vinsanto (dolce e vino tipici della festa in ricordo del martirio di Costanzo), da parte degli artigiani e commercianti (segno di quanti si impegnano ogni giorno a migliorare le condizioni dei lavoratori e per tutti coloro che, con il loro lavoro, contribuiscono alla prosperità del corpo sociale); l’incenso, da parte del Consiglio pastorale parrocchiale (segno della forza della fede nell’annuncio del Vangelo sull’esempio del santo martire, particolarmente oggi, tempo in cui il coraggio, la fedeltà, la coerenza sono messi alla prova ed è messa alla prova la nostra carità).

Sono segni e gesti di estrema semplicità ma di grande significato, attraverso i quali la Chiesa e la comunità perugina rinnovano, come 700 e più anni fa, il patto di alleanza con il loro Santo Patrono e si impegnano a celebrarne la memoria nella promozione della concordia civica. Torniamo a chiedere quello “status pacificus et tranquillus communis et populi Perusini”, che stette tanto a cuore al legislatore della prima età comunale e che sta parimenti a cuore a ognuno che voglia bene a questa città e ne promuova con sincerità di intenti il vero bene comune.

LA TRADIZIONALE FIERA IN BORGO XX GIUGNO – Le celebrazioni proseguiranno, quindi, nella giornata di domenica 29 gennaio con l’apertura (orario 8,00-20,00) della tradizionale Fiera di San Costanzo in Borgo XX Giugno, per la prima volta organizzata interamente dal Comune di Perugia, con la presenza di 73 espositori di abbigliamento, accessori, articoli per la casa, artigianato artistico, enogastronomia tipica.

“La Fiera di San Costanzo -ha tenuto a precisare l’Assessore all’Artigiano, Commercio e Mobilità del Comune di Perugia Cristiana Casaioli- è la prima occasione di riqualificazione di fiere e mercati nel territorio, da quando -lo scorso dicembre- è stato approvato il nuovo regolamento sul commercio in aree pubbliche. Ci siamo assunti l’impegno di assicurare trasparenza nella selezione degli operatori e di garantire la partecipazione di imprese di maggiore tradizione e qualità e abbiamo cominciato da subito a muoverci in questa direzione. Una cura particolare -ha proseguito l’assessore- è stata posta nell’allestimento delle postazioni di vendita della zona centrale della Fiera, per tutelare il decoro della zona di Borgo XX giugno, particolarmente cara a tutti i perugini.” Diversamente dagli anni passati, nei quali la vendita si svolgeva esclusivamente sulle strutture mobili degli operatori (autocarri, furgoni, ecc.), la fiera sarà, infatti, caratterizzata dall’istallazione nella parte centrale, in prossimità della zona di accesso ai giardini del Frontone e del monumento ai caduti del 20 giugno, di 30 strutture espositive messe a disposizione gratuitamente dal Comune e riservate in via prioritaria agli operatori provenienti dalle zone terremotate, ai produttori agricoli, agli artigiani e comunque, nell’ordine della graduatoria, agli operatori di più consolidata esperienza sulle piazze e sui mercati di Perugia.

Un ringraziamento particolare, quindi, l’Assessore Casaioli lo ha voluto riservare alla Fondazione per l’istruzione agraria di Perugia che con spirito di collaborazione istituzionale ha concesso l’uso gratuito del parcheggio interno della facoltà di agraria per i mezzi degli operatori.

L’inaugurazione della Fiera si terrà alle ore 10,00, alla presenza delle autorità locali, delle associazioni di categoria e dei vari partner e sarà animata dall’esibizione della Filarmonica di Pila.

LE DEGUSTAZIONI DI TORCOLO – Altra novità delle celebrazioni 2017 sarà alle 10,45 presso il Centro camerale G. Alessi in Via Mazzini, l’educational “Il Torcolo di San Costanzo: dalla tradizione all’innovazione”, i consigli dell’Università dei Sapori per una ricetta buona e sana”. Interverranno l’Antropologa alimentare Marilena Badolato, la nutrizionista Valentina Di Tomaso e lo Chef e Maestro Panificatore Andrea Pioppi. Dalla ricetta tradizionale del torcolo, ricca e gustosa, ad un’altra più moderna e light, attenta ai principi di una sana alimentazione ma non certo meno ricca di piacere per il palato, che il pubblico potrà degustare al termine dell’incontro.

A mezzogiorno, infine, appuntamento in Corso Vannucci con l’irrinunciabile degustazione del Torcolo di San Costanzo aperta a tutta la cittadinanza, offerta dai Fornai di San Costanzo, in collaborazione con Confcommercio, CNA, Confartigianato, AIS Associazione Italiana Sommelier e Università dei Sapori.

Saranno 20 i fornai di Perugia che offriranno, per l’occasione, oltre 200 torcoli in degustazione, prodotti con ricette tradizionali, rigorosamente segrete e che, da quest’anno, saranno individuati come i Fornai di San Costanzo, grazie ad una vetrofania creata dal Comune, che potranno esporre nei loro negozi: Co.Fo.Pa, Dolce Perugia, Faffa dal 1851 il Fornaio, Forno Gabrielli Marilena e Forno Gabrielli Morena, GMF Emisfero, Industria Dolciaria Fiorucci, Industria Dolciaria Piselli Junior, L’arte del Pane di Duranti Santino, Le Tre P di Alunni Breccolenti Sonia, Lupi Alessandro, Nuova Pasticceria Ambrosiana, Panetteria Alunni Gianfranco e figli, Panetteria Pasticceria Antica Perugia, Panetteria Pasticceria Cerquiglini, Panetteria Pasticceria Gionangeli Adelio, Panetteria Pasticceria Lucaroni, Pasticceria Elisa di Agostinelli Luciana, Pasticceria Etrusca e Pasticceria Menchetti.

SAN COSTANZO AL BORGO BELLO – Quest’anno San Costanzo si celebra anche al Borgo Bello con un ricco programma di appuntamenti organizzati dall’associazione Borgo Bello, che vedono, a partire dalla prima mattina di domenica 29 gennaio, mostre, animazioni per bambini, concerti e, naturalmente, degustazioni di torcolo per tutti.

Nella giornata di domenica la Basilica di San Costanzo sarà aperta per le celebrazioni religiose, alle ore 8,00, 10,00 e 11,30, mentre alle ore 18,00, a chiudere le celebrazioni, sarà la solenne messa nella Cattedrale di San Lorenzo, celebrata da S.E. il Cardinale Gualtiero Bassetti, alla presenza dei vescovi umbri, delle autorità e dei parroci della diocesi.

 

La presidente dell’Università dei sapori Anna Rita Fioroni ha sottolineato che l’evento è il modello rappresentativo della positiva collaborazione tra l’Università dei sapori e le Istituzioni. Sarà un momento nel quale la tradizione si unirà all’innovazione e sarà possibile degustare un torcolo creato dagli allievi dell’ateneo.

Secondo Fioroni è giusto mettere eventi come questo al servizio della città; l’auspicio è che si possa continuare su questa strada nella massima collaborazione.

Sergio Mercuri, presidente di Confcommercio, ha concordato sul fatto che San Costanzo rappresenta una festa per riavvicinare la gente. Nell’edizione 2017 ciò sarà particolarmente evidente grazie alla partecipazione dei Rioni, tornati ad essere protagonisti di una tradizione che Perugia ha sempre voluto tenere in alta considerazione. E magari proprio partendo da San Costanzo Perugia avrà l’opportunità di ripartire, dopo i tanti problemi che si sono succeduti negli ultimi mesi.

 

 

Qui di seguito il programma completo delle celebrazioni:

 

Sabato 28 gennaio

Ore 17.00 | Palazzo dei Priori

Partenza della luminaria per la Basilica di San Costanzo

Presiede S. Em. Cardinale Gualtiero Bassetti

 

Ore 18.00 | Basilica di San Costanzo

Offerta del cero e dei doni da parte del Sindaco di Perugia

Corale della Polizia Municipale di Perugia

 

Domenica 29 gennaio

Ore 8.00 | 10.00 | 11.30 | Basilica di San Costanzo

Sante Messe

 

Ore 8.00 – 20.00 |Borgo XX Giugno

Fiera di San Costanzo

 

Ore 10.00 | Inaugurazione della Fiera di San Costanzo con la Filarmonica di Pila

 

Ore 10.45 | Centro Camerale Alessi, via Mazzini

Il Torcolo di San Costanzo: dalla tradizione all’innovazione

Educational a cura dell’Università dei Sapori sulla storia e la tradizione del Torcolo di San Costanzo con la Dott.ssa Marilena Badolato, Antropologa.

Consigli per una ricetta light, buona e dietetica, del Torcolo di San Costanzo con la Dott.ssa Valentina Di Tomaso, Nutrizionista, e lo Chef Andrea Pioppi. Seguirà una degustazione.

 

Ore 12.00 | Corso Vannucci

Saluto della Filarmonica di Pila

Degustazione del Torcolo di San Costanzo aperta a tutta la cittadinanza

offerta in collaborazione con Confcommercio, Cna, Canfartigianato, Associazione Italiana Sommelier e Università dei Sapori

 

Ore 18.00 | Cattedrale di San Lorenzo

Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Em. Cardinale Gualtiero Bassetti con la partecipazione dei Vescovi Umbri e della Autorità

 

L’Associazione Borgobello presenta S. COSTANZO AL BORGOBELLO

 

Domenica 29 Gennaio

dalle ore 10.00 – ex-Chiesetta S.Anna, Borgo XX Giugno 47

“Mostra di cose del passato” a cura di Gaetano Lucaroni

 

dalle ore 10.00 – ex-Chiesa di S.Maria Maddalena, Corso Cavour 

“Con-Fini”, mostra dell’artista giapponese Chigusa Kuraishi

 

ore 11.30 – Borgo XX Giugno

“Circostrada”, animazione itinerante a cura del Tieffeu

 

ore 15.30 – Chiesina di Madonna di Braccio, Borgo XX Giugno

l’Architetto Fabio Palombaro racconta la storia di Madonna Di Braccio

 

ore 17.00 – Istituto Musicale Frescobaldi, Corso Cavour 184

“Viaggio a 4 mani dalla Spagna alla Russia”

concerto per pianoforte di Eleonora Conti e Patrizia Vescovi

musiche di Dvorak, Moszkowsky, Ravel, Rubinstein

 

ore 18.00 – sede Ass. Borgobello, Corso cavour 165

degustazione del Torcolo di S. Costanzo

 

Tutte le iniziative sono gratuite

***Foto Belfiore***

 

Anche Perugia 1416 alla Luminaria. Severini: “Così i Rioni rendono omaggio a San Costanzo”

Perugia 1416, con i cinque Magnifici Rioni, parteciperà alla “Luminaria di San Costanzo”, che si terrà nel pomeriggio di sabato 28 gennaio, a partire dalle ore 17. Un invito che il Cardinale Arcivescovo Gualtiero Bassetti aveva fatto lo scorso anno (“Così la città di Perugia avrà una sua delegazione in costume”) direttamente a chi ha vestito i panni di Braccio Fortebracci (Alexio Bachiorri), durante la prima edizione della sfilata del corteo storico di giugno, A pochi mesi di distanza, il Cardinale e il Vescovo ausiliario Paolo Giulietti hanno convocato una riunione per esprime il piacere di avere una rappresentanza in costume di Perugia 1416 nella processione dedicata al Santo Patrono della città. I figuranti accompagneranno la Curia nella processione insieme al sindaco Romizi, agli assessori e ad altre istituzioni. Non a caso la Luminaria, o “processione dei lumi” fu istituita da una ordinanza dei Priori del Comune di Perugia l’11 dicembre 1310, e definita festa di tutta la città.
Grande soddisfazione ha quindi espresso Teresa Severini, assessore alla Cultura, nonché presidente dell’associazione: “I costumi che sfileranno per la Luminaria, acquistati per il costituendo Museo della città, e per partecipare ad eventi come questo, hanno un fortissimo significato simbolico, che il Cardinale e il Vescovo ausiliare hanno perfettamente colto: quello dell’unione, della funzione sociale, dell’integrazione dei rioni. Perugia 1416 ha avuto, ed avrà, il grande merito di unire i cittadini all’interno dei cinque Rioni lungo tutto il territorio comunale e suscitare quella voglia di condivisione che è sgorgata copiosa; far parlare tra loro persone che prima nemmeno si conoscevano e far scaturire l’orgoglio d’appartenenza alla nostra bellissima città. È con questi sentimenti che una rappresentanza di ogni rione sfilerà sabato a Perugia con, nel cuore, la devozione a San Costanzo”.
A seguito di ripetuti contatti intercorsi con la Curia, si è stabilito che Perugia 1416 sarà rappresentata da un membro della reggenza comunale, l’alfiere del Comune con lo stendardo, da 7 trombettieri senza chiarine, da 4 mazzieri con le mazze. Ogni Rione invierà quindi l’alfiere con lo stendardo, il capitano, quattro nobili o borghesi. In tutto, al massimo 43 figuranti. La Curia ha, inoltre, espresso il piacere che ogni Rione porti un dono simbolico, per l’esattezza: un cero, una corona d’alloro, incenso, un torcolo di San Costanzo, una brocca di vin santo. Per assegnare i doni ai Rioni in analogia con le caratteristiche di ciascuno il cero andrà al Rione del fuoco, Porta Sant’Angelo; la corona di alloro al Rione della frutta e degli ortaggi, Porta Eburnea; l’incenso al Rione dell’antica cattedrale, ora Abbazia e Basilica Benedettina, Porta San Pietro; il torcolo al Rione dei molini e delle farine, Porta Sole; la brocca con il vin santo, l’unico dono liquido, al Rione del Lago, Porta Santa Susanna.

 

OPEN FIBER/CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL PIANO DI SVILUPPO DELLA FIBRA OTTICA SUI TERRITORI DEL COMUNE DOMANI, MERCOLEDI 25 GENNAIO ALLE 11 ALLA SALA DELLA VACCARA

Si terrà domani, mercoledì 25 gennaio alle ore 11 alla Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori, la conferenza stampa di presentazione del piano di sviluppo della fibra ottica sui territori del comune, organizzata da Open Fiber e Comune di Perugia.

Alla conferenza interverranno il Sindaco Andrea Romizi e Tommaso Pompei, Amministratore Delegato Open Fiber.

Modera la giornalista del TG1 Maria Soave.