NewTuscia – RONCIGLIONE – Da tempi immemorabili, nei festeggiamenti del carnevale confluiscono antichi riti agrari di purificazione e propiziazione – probabilmente continuazione dei Saturnali romani – all’inizio di ogni ciclo annuale o stagionale; questi riti di origine pagana si sono poi trasformati acquisendo una valenza religiosa particolarmente sentita nelle campagne. Ed ecco, quindi che con la festività di S. Antonio e la benedizione degli animali, a Ronciglione iniziano le feste del carnevale in una consolidata mescolanza di sacro e profano.
Oggi, in piazza, un’intera popolazione ha testimoniato come, da secoli, un momento di condivisione e preghiera rappresentato dalla benedizione dei propri animali, sia sempre stato importante nella società contadina di ieri come nella vita di oggi; un riconoscimento al valore inestimabile di ogni animale che rimane un compagno fedele dell’uomo nel lavoro, nella compagnia delle persone anziane , o addirittura prezioso supporto nella terapia di un bambino con sindrome Down.
Il sindaco Alessandro Giovagnoli ha ricordato come Ronciglione ami gli animali e che la città parteciperà a future attività con il Ministero della Salute per promuovere il loro benessere.
Il presidente Giuseppe Ginnasi ha ringraziato e salutato tutti i presenti che hanno ricevuto, in piazza, la tradizionale benedizione dal parroco .
Meravigliava vedere come questa festa, questa passione sincera per gli animali, si tramandi di padre in figlio, e così oggi in piazza c’erano giovani ussari che parteciperanno alle carriere dello storico drappello a carnevale; giovani amazzoni e bambini con i cavalli o con in braccio un cane, tutto a testimoniare le radici della nostra gente della campagna romana un territorio con proprie razze caratteristiche. Non va dimenticato, peraltro, come un ronciglionese si adoperasse per il riconoscimento del cavallo maremmano a livello nazionale e sia stato il primo presidente della relativa associazione, né va dimenticato l’immenso aiuto e valore dei cani pastore, compagni oggi come allora di una popolazione operosa che ama e vive la natura.
Una benedizione agli animali, dunque, ai loro padroni, alla vita della campagna per propiziare futuri raccolti, senza dimenticare, però, di lasciare spazio a quegli aspetti giocosi della vita che esploderanno nei festeggiamenti del prossimo carnevale.
Segretario Pro Loco Ronciglione