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Antonio Tajani

NewTuscia – STRASBURGO – Il successore di Martin Schulz è Antonio Tajani, candidato del PPE. Ci sono voluti quattro voti per portare Tajani alla carica di presidente del parlamento europeo. Nell’ultimo, il ballottaggio, a Tajani sono andati 351 voti, a Pittella 282. Erano sette i candidati iniziali, poi scesi a sei per il ritiro di  Vehofstadt. La regola prevede che i candidati per le prime tre votazioni devono ottenere la maggioranza assoluta dei voti. Il quorum scende a partire dal quarto scrutinio quando basta prevalere anche di un solo consenso. Antonio Tajani, ex giornalista e già portavoce del leader del centrodestra Silvio Berlusconi, può vantare su una lunga esperienza a Bruxelles dove è stato per 14 anni europarlamentare  e per sei anni vicepresidente della Commissione europea. È stato indicato all’unanimità dal gruppo dei Popolari europei che contano su un pacchetto di 214 voti.

“Sarò presidente di tutti” “Voglio dedicare la mia vittoria alle vittime del terremoto in Italia e alle vittime del terrorismo”. Così il neo presidente nel suo primo breve discorso dopo l’elezione. Tajani ha assicurato che sarà “il presidente di tutti”, e poi ha aggiunto: “Rispetterò tutti, potete contare sulla mia totale disponibilità”. “Manterrò tutte le promesse che ho fatto, chiederò il sostegno di tutti voi”, ha concluso rivolgendosi agli eurodeputati. La soddisfazione di Berlusconi “L’elezione di Antonio Tajani a Presidente del Parlamento Europeo mi riempie di gioia e di orgoglio come italiano e come presidente di Forza Italia: ad Antonio sono legato da amicizia e affetto sin dal 1994 quando fu con me uno dei cinque fondatori di Forza Italia”. Lo sottolinea in una nota Silvio Berlusconi. “Da allora -assicura il Cav- il suo impegno politico è sempre stato intenso, lineare, coerente e gli elettori lo hanno confermato ben quattro volte al Parlamento Europeo. Il suo lavoro in Europa, sia come eletto, sia nel periodo nel quale è stato indicato dal nostro governo come Commissario Europeo e Vice Presidente della Commissione, gli è valsa una generale stima, anche al di fuori dei confini del nostro Paese e della nostra area politica”.

Primo scrutinio Tajani dopo il primo turno ha preso 274 voti su 683 voti validi. Il candidato dei Socialisti e Democratici, Gianni Pittella, ha ottenuto 183 voti (praticamente solo quelli del suo gruppo), mentre Helga Stevens, dei Conservatori europei (Ecr) ha avuto 77 voti. Senza sorprese, la candidata “di bandiera” dei Verdi, Jean Lambert, ha ottenuto 56 voti (poco più dei voti di cui dispone il suo gruppo), e quella della Sinistra unitaria (Gue), Eleonora Forenza ha avuto 50 voti (poco meno di quelli di cui dispone il gruppo). Laurentij Rubega, candidato di bandiera del gruppo di estrema destra Enf di Marine Le Pen e Matteo Salvini, ha avuto 43 voti. Ci sono stati, inoltre, 35 voti nulli (il numero comprende anche le schede bianche). Secondo scrutinio Al secondo scrutinio ad Antonio Tajani sono andate 287 preferenze, a Pittella 200. Terzo scrutinio Sono aumentati i voti di Tajani al terzo scrutinio: 291 i suoi voti, 199 per Pittella, Forenza 45, Lambert 53, Rebega 44, Stevens 58. Ma nessuno ha raggiunto la maggioranza assoluta, quindi vanno al quarto scrutinio, il ballottaggio, Tajani e Pittella.  Corsa a due tra candidati italiani Il rivale di Tajani è stato un altro italiano: Gianni Pittella del gruppo di S&D che ha 189 eletti. La sua nomina avrebbe impedito al Ppe, che ha già indicato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e il capo del Consiglio europeo Donald Tusk, di conquistare anche questo incarico chiave.  Il ritiro di Verhofstadt annunciato da Schulz a inizio seduta Il presidente uscente del Parlamento europeo, Martin Schulz, aveva annunciato stamattina, in apertura della seduta plenaria a Strasburgo, che Guy Verhofstadt, capogruppo dei Liberaldemocratici (Alde), aveva ritirato la propria candidatura. L’Alde aveva concluso ieri in tarda serata un accordo politico con il Ppe, garantendo sostegno a Tajani. Ecr annuncia sostegno a Tajani Tajani nel pomeriggio aveva incontrato il gruppo dell’Ecr, i Conservatori e Riformisti Europei presieduti da Syed Kamall, si pensa per far ritirare la candidata Helga Stevens, in modo da far confluire su di sè i voti al terzo turno. Ma Helga Stevens, ha deciso di confermare la sua partecipazione alla competizione. Dopo l’esito del terzo scrutinio, il gruppo dei conservatori Ecr, ha annunciato il sostegno alla candidatura di Tajani “dopo avere ricevuto una serie di impegni politici da parte sua”. Con i 74 voti conservatori si è allargata la forbice con il candidato socialista Pittella.

Fonte:
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/tajani-eletto-presidente-parlamento-europeo-84869f41-99d2-409c-b7db-4646a7f3fbb9.html