(NewTuscia) – PERUGIA – Approfondire la vicenda Gesenu per capire se la cessione delle quote alla Socesfin del Gruppo Paoletti possa recare danno al Comune di Perugia e causare, di conseguenza, un disservizio alla cittadinanza. Questa, in estrema sintesi, la richiesta del Consigliere comunale del Gruppo Misto Sergio De Vincenzi che, durante la seduta della Commissione Controllo e Garanzia tenutasi lunedì 9 gennaio, ha chiesto e ottenuto che la sua proposta fosse trattata congiuntamente a quella del capogruppo M5Stelle Cristina Rosetti.perugia-commissione-controllo-e-garanzia

Già nel 2016, infatti, De Vincenzi aveva proposto l’attivazione della V Commissione sul tema, ritenendo imprescindibile per l’Amministrazione di Perugia rendere trasparenti i particolari dell’operazione di vendita delle quote, in un’ottica di salvaguardia del patrimonio della Società Gesenu S.p.A., del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e di tutela dell’immagine della città.

Con l’ordine del giorno si chiedeva di verificare “il contenuto del contratto di compravendita delle quote dell’Impresa A. Cecchini & C. (45%) e dell’Ing. Rosario Carlo Noto la Diega (10%) a favore del nuovo socio privato, l’esistenza di una continuità aziendale sia nella società Gest che in Gesenu s.p.a. e, infine, accertare eventuali responsabilità per mala gestio nei confronti degli organi direttivi (Consiglio di Amministrazione, procuratori speciali e Collegi Sindacali) che si sono succeduti negli ultimi anni in Gesenu”.

“E’ difficile – ha sostenuto il consigliere De Vincenzi  – immaginare che nel contratto di cessione non siano state previste specifiche clausole di protezione per la Socesfin, a fronte dell’esborso economico importante sostenuto da Paoletti, dell’interdittiva antimafia all’epoca in essere e, ancor più oggi, alla luce delle indagini della magistratura che hanno portato ad un aumento dei costi aziendali per lo smaltimento dei rifiuti fuori regione”.