Bachan Kaur
(NewTuscia) – Il 2017 è arrivato, è tempo dei buoni propositi: da gennaio inizio, da gennaio smetto, da gennaio cambio.
Il mondo è stressante, ogni giorno sia che scegliamo gazzella o leone, corriamo; d’accordo lo facciamo per sopravvivere, ma l’attitudine con la quale corriamo fa la differenza! Dobbiamo solo fare una scelta: “servire il tempo o far si che il tempo sia a nostro servizio” (cit.1)
Come? Cerchiamo una disciplina “esteriore” che ci doni quell’attitudine “interiore”.
Eccoci con l’anno nuovo, se non abbiamo già provveduto ad iscriverci ad un corso a settembre-ottobre questo è il momento giusto.
Ci sono diversi approcci di insegnamento delle discipline orientali: alcune vanno per avanzamento, cioè puoi accedere alle classi più specifiche dopo aver fatto un certo percorso; altre invece, hanno classi miste dove, sia l’allievo alle prime armi, sia lo studente esperto, frequentano la stessa lezione. Tuttavia anche se vi trovaste a scegliere una disciplina del primo tipo, gennaio è spesso un mese di ripasso dopo la pausa natalizia e molti insegnanti accettano nuovi iscritti.
La scelta della disciplina
Scegliere una disciplina invece che l’altra non è qualcosa che si può fare a tavolino, bisogna averne avuto un’esperienza diretta. Tutti i corsi offrono almeno una lezione di prova. Per farvi una presentazione dettagliata dovrò fare una prima distinzione tra tecniche occidentali, che troverete in palestra e che sono una rivisitazione delle tradizioni orientali, e scuole e discipline tradizionali indiane e cinesi.
Cosa è nato prima, e chi ha influenzato chi non è qualcosa di importante, l’importante è provare la tecnica e sentire che effetto ha su di noi. Darò comunque per scontato che chi legge sia a conoscenza che il concetto di praticare esercizi per il corpo e per la mente, in oriente è, non solo curativo, ma anche preventivo di molte patologie che, con la ricchezza conosciuta oggi dall’occidente, affliggono il nostro tempo.
Importante prima di addentrarci nell’elenco delle tecniche: con una lezione di prova non capiremo molto, ma di certo sentiremo qualcosa, soprattutto un’alchimia sottile con l’insegnante, che ci farà dire: “da questa persona posso apprendere qualcosa!”. Se non riconosciamo questo, la tecnica sarà vuota, e ne capiremo l’1%.
In palestra possiamo trovare Pilates, Yoga generico e/o functional/fitness yoga; potreste trovare istruttori che hanno semplicemente fatto un corso di formazione ispirato alle tecniche tradizionali o anche degli insegnanti tradizionali che, ospitati dalle palestre, insegnano le basi della disciplina. Nelle scuole tradizionali invece, gli stili delle discipline per la padronanza del corpo, il rilassamento e la concentrazione sono innumerevoli, ne nomineremo solo alcune: Hatha Yoga, Yoga con metodo Iyengar, Kundalini Yoga, Ashtanga Vinyasa Yoga, Yoga integrale; per la tradizione cinese Qi Gong e Tai chi (taijiquan) nei diversi stili. Nota bene che per “scuola” si intende sia un posto fisico, tipo centro yoga, sia nel senso di appartenenza ad una discendenza e tradizione di maestri, in questo secondo caso il luogo fisico potrebbe essere una palestra.
Pilates. Questo metodo prende il suo nome dal fondatore che ispirato dal controllo del corpo e dei muscoli delle discipline orientali ne diffonde i principi. Lavorando sulla muscolatura si assiste ad un naturale riassetto posturale e quindi ad un miglioramento sia fisico sia dello stato mentale. Anche se di recente composizione e studio, nel Pilates, come tutti gli stili tradizionali, concentrazione e respirazione forniscono la base per una corretta esecuzione degli esercizi. Hatha Yoga è la base di tutti gli stili, insegna le posizioni e come gestire il respiro quando si praticano, ognuna di queste posizioni ha diversi effetti, migliora concentrazione ed equilibrio. Iyengar Yoga è il metodo di insegnamento del Maestro B.K.S. Iyengar. Consciuto in tutto il mondo, ha diffuso questo approccio dove il focus è sull’esatto allineamento richiesto per eseguire correttamente un asana (posizione), in modo che una pratica costante ed il conseguente processo di affinamento, potenziando i poteri di corpo, mente e spirito, risveglino l’intelligenza di ogni cellula. Questo metodo si avvale di numerosi strumenti come cinte, coperte, cuscini, mattoncini per sostenere l’allievo nella ricerca di un maggiore adattamento alla posizione.
Il Kundalini Yoga mantiene il corpo in forma e allena la mente ad essere forte e flessibile per affrontare lo stress e il cambiamento; i primi effetti, sono un maggior controllo di sé, un senso di pace mentale, una migliore concentrazione. Lavora con tutti gli aspetti tradizionali cioè con esercizi fisici, suono e meditazione dinamica e statica. Si compone di circa 8.000 sequenze differenti date dal Maestro Yogi Bhajan. Ashtanga Vinyasa Yoga, tramandato dal Maestro K. Pattabhi Jois, anch’egli allievo, come Iyengar, del Maestro Krishnamacharya. Pattabhi Jois nella seconda metà del ‘900 ha insegnato e diffuso il metodo basato su una specifica sequenza di posizioni ripetute come un flusso, dinamico e, talvolta rapido, sempre connesso al respiro, alla concentrazione degli occhi ed all’attivazione di contrazioni in specifiche parti del corpo. Lo Yoga Integrale, ispirato al Maestro Aurobindo, integra tutte le tecniche per arrivare sempre allo stesso scopo, ovvero raggiungere l’equilibrio fisico e psichico attraverso una maggiore conoscenza del sé. “La conoscenza generale alla quale lo yoga si richiama è fissa, ma l’ordine, la successione, i procedimenti e le forme debbono necessariamente variare, per adeguarsi agli impulsi e ai bisogni particolari di ogni natura individuale” (Cit.2) Guardando alla Cina possiamo trovare, qui in occidente, delle ottime scuole di Tai Chi e Qi Gong. Il Tai-Chi, maestoso ed elegante, insegna l’equilibrio fisico associato all’armonia del corpo; é un insieme di movimenti lenti ed armoniosi. A differenza dello Yoga, è indissolubilmente legato alle arti marziali. Anche in questa disciplina ci sono differenti stili lo Yang ed il Chen. Definito da molti lo “yoga cinese” il Qi Gong si pratica generalmente per il mantenimento della buona salute e del benessere sia fisico sia psicologico, tramite la cura e l’accrescimento della propria energia interna. Comprende esercizi di respirazione ed esercizi dinamici, fino a delle vere e proprie camminate abbinate a particolari movimenti per stimolare un organo piuttosto che un altro.
Queste descrizioni non rendono giustizia alle discipline elencate. L’esperienza personale non può avere paragoni. Perciò sia che cerchiate un modo per rilassarvi, per trovare la pace interiore e sperimentare la meditazione, o perché no, per dimagrire e trovare un migliore assetto fisico, iniziate a cercare ciò che fa più al caso vostro. Buon 2017.
Cit. 1 Yogi Bhajan
Cit. 2 Sri Aurobindo