(NewTuscia) – VITERBO – Quest’anno i presepisti della Parrocchia di S. Leonardo Murialdo di Viterbo hanno voluto dedicare la loro opera alla tragedia che si sta consumando ad Aleppo in Siria. La Sacra Famiglia è al centro del presepio, in primo piano. Sulla destra sono rappresentate le rovine di Aleppo devastata dai bombardamenti e sulla sinistra il visitatore può osservare una mirabile riproduzione del Castello fortificato di Aleppo, patrimonio mondiale d
ell’Unesco dal 1986, considerato uno dei castelli più antichi e grandi del mondo, seriamente danneggiato anch’esso dai combattimenti. Sullo sfondo si osservano le colline che circondano la città con alcune case che ancora resistono al conflitto.
Notevoli come al solito gli effetti speciali: l’alternarsi del dì e della notte, un rosso tramonto e l’alba, le luci che si accendono di notte nelle finestre e nelle case in lontananza sulle colline, che danno un barlume di speranza alla popolazione; il cielo, fitto di stelle, con la luna è attraversato da nuvole. Il presepio è senza statuine, a parte la Sacra Famiglia. I presepisti con questo hanno voluto porre al centro dell’attenzione il disinteresse e la solitudine in cui sono state lasciate le famiglie e i bambini di Aleppo dalla comunità internazionale. In alto, sopra ed al centro del presepio, una scritta in arabo recita “Beati gli operato
ri di Pace” che vuole essere un ringraziamento per coloro che in questo momento si stanno adoperando sul campo per aiutare le popolazioni così duramente colpite, ma anche un invito per tutti a non chiudere gli occhi e pregare perché la comunità internazionale riesca a porre fine a questa guerra che ha colpito in modo efferato le famiglie e i bambini di Aleppo.
Il presepio come tutti gli anni è aperto dal 25 dicembre e sarà visibile fino al 25 gennaio, tutti i giorni al mattino dalle 8.30 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 15.30 alle 18.00 all’interno della Chiesa Parrocchiale San Leonardo Murialdo a Viterbo, in Via Caduti IX Stormo nei pressi del Palazzetto dello Sport in Via Monti Cimini.