Gaetano Alaimo
(NewTuscia) – VITERBO – Il 23° rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia, basato prevalentemente su dati del 2015, come si riporta testualmente dall’articolo de Il Sole 24 Ore, fa un quadro sulla sostenibilità ambientale Comune per Comune. In tutto 17 parametri suddivisi per macroaree (Aria, Acqua, Rifiuti, Energie rinnovabili e Mobilità), che mettono a nudo esperienze riuscite, criticità e confrontano tutti i Comuni italiani, dato per dato, analizzando il lavoro svolto dalle amministrazioni e la sensibilità concreta nei confronti della salute dei cittadini e la realizzazione degli impianti per diminuire inquinamento, favorire la potabilità dell’acqua, ampliare la raccolta differenziata, ecc.
In certi casi, però, mancano addirittura i dati. E’il caso di Viterbo e della Tuscia che, su 17 parametri analizzati, non ha rilevazioni per 8 voci: consumi idrici domestici, dispersione della rete idrica, biossido di azoto, ozono, PM10, Spostamenti privati motorizzati, isole pedonali, Numero alberi ogni 1000 abitanti.
Per quanto riguarda gli altri parametri non c’è da sorridere affatto, eccezion fatta per (100%, prima in Italia con altri Comuni). Per tutti gli altri parametri i dati sono o mediocri o sconfortanti. Basterà osservare i numeri qui sotto per farsene un’idea.
Acqua: capacità di depurazione: 89,5% (79°)
Consumi domestici da rinnovabili: 100% (1°)
Raccolta differenziata: 33,71% (74°)
Rifiuti procapite: 415,1 kg. (6°)
Solare pubblico: 0,0 Kw/1000 abitante (95°, ultima)
Incidenti stradali: 7,52 ogni 1000 abitanti (78°)
Indice ciclabilità: 0,34 M. eq/100 abitanti (88°)
Motorizzazione: 71,55 auto/100 abitanti (100°)
Trasporto pubblico passeggeri: 29,3 viaggi/abitante/anno (69°)
Trasporto pubblico percorrenza: 13,93 km/vetture/abitante (84°)
Aree verdi complessive: 5,31% (73°)
Verde urbano: 17,2 mq/abitante (66°)