(NewTuscia) – VITERBO – Sono passati alcuni giorni dall’ultima commissione consiliare che ha visto come argomento centrale la “questione immigrazione”.

Malgrado la presenza del Vice Prefetto Grillo e del Sindaco Michelini le  risposte date ai tanti quesiti non convincono, anzi creano ulteriori dubbi e perplessità.

Del resto le donne di Via Emilio Bianchi sono diventate 37 compresi due uomini e, forse, in questi giorni il loro numero aumenterà di nuovo;
è stata confermata la notizie dell’arrivo a Viterbo di sessanta  immigrati che tra pochi giorni saranno accolti  in container sistemati attorno ad un lampione in un parcheggio antistante l’ex fiera di Viterbo dove dormiranno, mentre la mensa e i locali ricreativi saranno allestiti direttamente all’interno della struttura dell’ex fiera.

Luigi Maria Buzzi

Luigi Maria Buzzi

I costi dei lavori di messa in sicurezza e degli allacci del terreno – si parla di 50.000 euro – saranno sostenuti dal Ministero della Difesa, ricordo che il terreno è di proprietà privata. Esso si configurerà come un campo di prima accoglienza, quindi con un ricambio continuo di vite umane anche se il sindaco, a tal proposito, dichiara che si tratterà di un periodo breve, ma senza limite.

Altri 2.000 migranti sono in arrivo in tutta la provincia (i primi già a Civitella Cesi).

Ed in tutto questo la parte più importate e cioè chi farà quelle attività che dovrebbero assicurare l’integrazione, quali progetti saranno messi in campo e con quali professionalità non se ne parla, come se fossero aspetti marginali. Del resto rimane del tutto ignorato chi, gratuitamente, offre i propri servizi, rivolti soprattutto alle donne come il supporto psicologico, le consulenze ginecologiche, l’assistenza contraccettiva, mi riferisco all’associazione Kyanos che ha palesato la propria disponibilità sia alla Prefettura, sia al Comune, e questo la dice lunga su chi gestisce l’accoglienza.

FDI-AN Comune Viterbo