
Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti
(NewTuscia) – ROMA -“Sono passati due giorni dalla notizia della morte al San Camillo dell’uomo malato di cancro, ma Zingaretti continua a scappare dalle sue responsabilita’. Da due giorni chiediamo a gran voce che il governatore venga in aula, in un consiglio straordinario, per spiegarci quanto accaduto, a seguito anche della sua politica di tagli di reparti e prestazioni sanitarie, che ha causato l’ulteriore intasamento dei pronto soccorso. E questo va a tutto discapito degli utenti, che quotidianamente vivono disagi e disservizi, e del personale stesso, visto che soltanto grazie alla grande professionalità del personale medico-infermieristico si riesce ad andare avanti. A tutto questo si aggiunge la folle decisione di disattivare i punti di primo intervento, strutture fondamentali che svolgono un ruolo da filtro per i pazienti meno gravi ( quindi i codici bianchi, verdi e gialli). Con la chiusura di questi punti, si andrebbero a intasare i già ingolfati pronto soccorso limitrofi. Caso eclatante è il cto: con la chiusura del ppi, che registra 13mila accessi annui, ora gli utenti si recherebbero ai ps del San Giovanni e del San Eugenio, già in sofferenza. Per tutti questi motivi abbiamo chiesto un consiglio straordinario alla presenza di Zingaretti. E come risposta abbiamo ricevuto, non solo il silenzio del governatore, ma anche la convocazione in commissione salute ( da parte del presidente di commissione) per discutere non di queste problematiche, ma della spartizione di poltrone, tanto cara a questa maggioranza”
Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia della regione Lazio e vice presidente della commissione salute Antonello Aurigemma