(NewTuscia) – VETRALLA – Finalmente dopo soli tre mesi dall’insediamento dell’amministrazione Coppari ho avuto il piacere di ottenere delle risposte, nientedimeno che dalla stessa per bocca di due assessori Postiglioni e Palombi. I due assessori evidentemente preferiscono rispondere sui giornali piuttosto che all’interrogazioni ed alla richieste di documentazioni protocollate ormai da molto tempo, probabilmente più interessati all’apparire piuttosto che all’essere.
Peccato che con le loro risposte, non hanno fatto altro che confermare ciò che avevo affermato nel comunicato relativo al trasferimento del mercato cittadino e della chiusura del plesso di scuola materna di Mazzocchio. Andiamo per ordine, per quanto riguarda l’ormai storico mercato cittadino, lo stesso Postiglioni ha prima detto che si tratta di una sperimentazione temporanea e subito dopo che è necessario ed improrogabile lo spostamento del mercato, quindi confermando il fatto che verrà spostato. Inoltre ha riconosciuto il fatto che l’area individuata dall’amministrazione Coppari, vale a dire l’ex area Manzotti oggi Via dei Martiri delle Foibe, è priva dei servizi necessari ad ospitare il mercato, però si è dimenticato di ricordare che per quanto riguarda la sicurezza sussistono le stesse problematiche che ci sono nel centro storico dove oggi si svolge.
Ha poi ricordato l’incontro che si è tenuto nel mese di agosto 2016 e che ha visto la partecipazione di operatori del mercato, negozianti e residenti del centro storico, sindacati ed associazioni di categoria, però ha dimenticato, ancora una volta, di dire che la stragrande maggioranza dei partecipanti alla riunione, per non dire la totalità, era fortemente contraria al trasferimento, soluzione proposta dall’amministarzione Coppari. Poi come se non bastasse quanto già detto, l’assessore Postiglioni ha voluto sottolineare, come se ce ne fosse bisogno, la sua arroganza e presunzione dandomi lezioni sui termini COINVOLGERE e CONCERTARE che personalmente conosco e metto in pratica da sempre.
Caro assessore Postiglioni le rammento che i due termini male si prestano a descrivere la già menzionata riunione d’agosto, perchè entrambi prevedono nel loro significato una discussione ed una soluzione collegialmente condivisa del problema e non è proprio questo il caso, visto che in quell’incontro vi siete limitati a comunicare, anche con toni intimidatori, la decisione che VOI avevate preso. Passando alle affermazioni dell’assessore Palombi in merito alla chiusura del plesso di Mazzocchio ad opera dell’amministrazione Coppari, sembrerebbe che tale scelta sia dovuta alla riduzione delle iscrizioni alla materna per l’annualità scolastica in corso. In realtà è perfettamente normale che ci siano tra un anno e l’altro delle diminuzioni nell’iscrizioni alla materna, ma questo non significa che l’emergenza legata alla disponibilità di strutture da mettere al servizio della scuola sia terminata, questo almeno fino quando non sarà finito il programma di messa a norma di tutte le strutture scolastiche del Comune di Vetralla.
Chiedo all’assessore, e se il prossimo anno le iscrizioni dovessero tornare ad essere in linea con gli ultimi anni scolastici? Certamente una volta chiuso la sede di Mazzocchio non sarebbe più fruibile e dove verrebbero collocate le classi della materna di Piazza Cavour se dovessero arrivare i fondi richiesti per la ristrutturazione della struttura? La situazione potrebbe essere ancora più complicata qualora venissero riconosciuti anche i finanziamenti per la ristrutturazione delle scuole medie di Vetralla. Caro assessore Palombi, la Regione Lazio anche in passato ha chiesto di rispettare la destinazione d’uso della struttura di Mazzocchio, ma ogni volta che il Comune di Vetralla le ha comunicato le ragioni importanti e straordinarie per le quali tale edificio era stato utilizzato temporaneamente come plesso scolastico, ha sempre compreso e concesso la possibilità all’utilizzo e sono certo che l’avrebbe fatto anche in questa circostanza. Probabilmente le ragioni di tele scelta vanno ricercate nella sua affermazione quando dice a proposito della Struttura destinata a Casa Famiglia, che sono iniziate le procedure per l’affidamento.
Sono certo che intendeva dire l’assessore Palombi, le procedure per mettere a Bando il Servizio e non l’affidamento diretto della struttura come invece da tempo si vocifera, addirittura anche durante la campagna elettorale. Inoltre mi auguro che, dopo la svolgimento del bando, la struttura venga utilizzata secondo quanto previsto nel progetto (DOCUP) di finanziamento finalizzato alla ristrutturazione dell’immobile per la creazione di una Casa Famiglia per minori e non come invece viene affermato da molti cittadini, evidentemente bene informati, per ospitare profughi minori non accompagnati.
Naturalmente la preoccupazione maggiore è tutta nella soluzione al problema che con tale decisione superficiale l’amministrazione Coppari ha voluto creare e più precisamente trasferendo le due classi di materna da Mazzocchio, nel plesso di Pietrara, portando in tale maniera le presenze a 80 bambini circa, in una struttura a mio avviso inidonea a ospitare tale concentrazione scolastica. È per questo che chiedo all’assessore se tale scelta è idonea sotto il profilo normativo, se è regolare il fatto che i bambini dovranno mangiare nel corridoio e se non era opportuno invece attendere un anno, in modo da permettere alle due classi trasferite di ultimare il loro ciclo scolastico ed in questo lasso di tempo trovare le migliori soluzioni possibili per i ragazzi e per le loro famiglie, così come ho proposto nel corso del Consiglio Comunale del 15/07/2016.
In conclusione come e se non fosse già sufficientemente chiaro e evidente l’atteggiamento arrogante e incapace dell’amministrazione Coppari anche nell’affermazioni conclusive i due assessori ne hanno voluto dare prova ulteriore.
Infatti a proposito delle richieste, peraltro reiterate numerose volte, di risposta scritta all’interrogazioni e la richiesta di documentazioni avanzate al protocollo del Comune di Vetralla, i due assessori concludono dicendo che il materiale è reperibile sul sito internet ignorando quanto disposto da norme, statuti e regolamenti e cioè: Il diritto di accesso di cui il consigliere comunale è titolare oltre che dalla Legge 241/90 è assicurato e rinforzato dalla norma speciale di cui all’art. 43 c. 2 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 che testualmente recita: “I consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del comune, dal Sindaco o dagli Assessori ai quali è stato posto il quesito, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato.”
Giulio Menegali Zelli Iacobuzi
Consigliere Comunale