Creare nuovi posti di lavoro per restauro e valorizzazione patrimonio storico, cura del verde pubblico, risanamento idro geologico e viabilità ecocompatibile
di Stefano Stefanini
(NewTuscia) – VITERBO – Le risultanze delle indagini svolte da Legambiente insieme ad Ambiente Italia in collaborazione con Il Sole 24 Ore pongono l’eco-sistema urbano della Tuscia viterbese all’84° posto nella classifica nazionale. L’aggregazione dei dati forniti dai comuni, dall’Istat e da altri enti ha portato a stilare una classifica che indica quale città riesce ad avvicinarsi ad un modello ideale ricavato su 18 parametri di tipo ambientale, suddivisi in cinque macro aree che riguardano: la situazione dei trasporti (pubblici e privati), la gestione dei rifiuti, la qualità dell’aria, la condizione del sistema idrico ed i consumi energetici.
Esigenza di conversione degli stili di vita individuali, l’agricoltura sostenibile e la biodiversità, l’efficienza energetica e la vera green economy. La proposta di creazione in ogni comune di una Commissione operativa per l’eco sostenibilità delle scelte.
L’efficienza energetica e la vera green economy, lo spostamento di risorse pubbliche all’economia sociale, conversione degli stili di vita individuali, l’agricoltura sostenibile e la biodiversità, con l’esempio dell’Accordo fra Confindustria e Sindacati per l’efficienza e il risparmio energetico.
Gli ambiti tematici da approfondire nelle COMMISSIONI COMUNALI PER L’ECO SOSTENIBILITA’ che proponiamo di istituire in ogni comune della nostra provincia potrebbero essere individuati nelle tematiche : turismo sostenibile, tessile equo bio, filiera corta, chimica verde, energie rinnovabili, risparmio energetico, riconversione ecologica, web marketing e reti sociali, certificazioni e bilanci sociali, mobilità sostenibile (piste ciclabili e pedonabili), itinerari scolastico-educativi per la sostenibilità.
Le commissioni comunali per l’eco sostenibilità istituite come Consulte dei cittadini a norma degli Statuti Comunali
Dovrebbero essere composte da imprese del territorio, giovani, parti sociali associazioni di volontariato e operare concretamente per dare attuazione alle indicazioni operative degli Accordi tra Governo e Enti Locali nel gennaio 2016 per la salubrità dell’Aria e contro il surriscaldamento della Terra, recentemente individuate in un documento di sintesi condiviso e redatto dai partner dell’Associazione “Terra futura” che lancia quattro grandi sfide cruciali e concrete, riguardanti:
– l’edilizia (ripensare il modo di costruire e di gestire gli edifici),
– la mobilità (favorire quella ciclabile e il trasporto pubblico locale, in particolare su rotaia),
– il microclima urbano (gestire diversamente le aree verdi e l’acqua e rilanciare l’agricoltura urbana e periurbana)
– le relazioni sociali (coniugare la sostenibilità dello sviluppo con la convivenza civile e l’accoglienza responsabile).
Come dimostrato dai “comuni virtuosi” ( penso a Corchiano con la giunta di Bengasi Battisti e non solo), per vivere tutti meglio oggi e costruire un futuro eco sostenibile occorre condurre una conversione epocale dalla tutela dell’ambiente alle energie alternative, dall’impegno per la solidarietà sociale e intergenerazionale , dalla finanza etica al commercio equo, e ancora agricoltura biologia, edilizia e mobilità sostenibili, turismo responsabile, welfare urbano, cittadinanza attiva e partecipazione. Un mondo che è anche nuova economia, con interessanti potenzialità di crescita e di occupazione.
Le COMMISSIONI COMUNALI PER L’ECO SOSTENIBILITA’ potranno costituire concretamente l’incubatore naturale di incontri, scambi, prospettive di collaborazione tra aziende, consorzi, distretti, associazioni di categoria, agenzie e imprese sociali interessati a strategie e progetti di sviluppo sostenibile. La Tuscia mostra straordinarie potenzialità in tal senso.