Stefano Stefanini

Madonna della strada
(NewTuscia) – ORTE – Il rettore dell’Ottava Medievale, Massimo Bianconi ci ha manifestato la grande soddisfazione di aver avuto la disponibilità di Roberto Joppolo a presiedere il Concorso Culturale “Luci e ombre del Medioevo” inserito nel programma dell’ Ottava di Sant’Egidio 2016. La scelta è ricaduta sulla Pittura Estemporanea “Luci e ombre del Medioevo”, che unisce turismo e cultura allo stesso tempo, inoltre il colpo d’occhio nel vedere gli artisti dislogati nelle vie e nelle piazzette del centro storico sarà di certo suggestivo e coinvolgente. Lo scopo è quello di portare il Concorso nel più breve tempo possibile a livello Nazionale, si annuncia la partecipazione di pittori provenienti dal Piemonte, dall’Emilia da altre regioni del Centro, oltre che dal Lazio e dalla Sicilia . La scelta migliore per la presidenza della Giuria si è orientata sul maestro Roberto Joppolo, artista viterbese di livello Internazionale. Abbiamo parlato con l’artista viterbese che ci ha illustrato con la concretezza e la sintesi che lo caratterizza la sua vasta esperienza artistica, le opere più significative. In particolare statua “Virgo Prudentissima di Orte” e il contatto con San Giovanni Paolo II e gli altri papi, Viterbo e la promozione culturale nell’ambito italiano e internazionale ed il ruolo dei linguaggi della cultura e dell’arte nella vita civile italiana e internazionale.
Il “Concorso di Pittura Luci e ombre del Medio Evo” di Orte richiama il ricordo della prof.ssa Onelia Balestrucci, presidente della Pro Loco di Orte negli anni settanta e ottanta, che fu promotrice del “Concorso Culturale Nazionale Città di Orte”, nei vari linguaggi artistici, a cui collaborò il prof. Barbini, l’arch. Mazza, ed il maestro Joppolo, che realizzò una medaglia ricordo per il decennale del Concorso. Chi scrive era allora segretario della Pro Loco e in quell’occasione maturò l’amicizia con l’artista viterbese.
Ripercorriamo insieme la feconda esperienza artistica del prof. Roberto Joppolo
Nato a Siena nel 1939,sul finire della guerra si trasferisce a Orte e, successivamente a Bassano in Teverina, piccolo borgo del viterbese, dove inizia a dedicarsi da autodidatta all’arte figurativa attraverso il disegno e lo sbalzo.
Trasferitosi a Viterbo, in un ameno luogo collinare lontano dal frastuono cittadino, coltiva con passione la sua inclinazione artistica. Comincia a frequentare ambienti artistici ed a partecipare a varie mostre collettive. Vince diversi premi per il pregio e l’eleganza delle sue opere e le sue qualità cominciano ad attirare l’attenzione pubblica. Di lì a breve arrivano anche le prime importanti commissioni.
Nel 1974 viene incaricato di realizzare la Via Crucis per il Santuario di S. Rosa a Viterbo: 12 grandi pannelli a sbalzo su rame finemente cesellati. Joppolo dimostra capacità espressiva e padronanza della tecnica. Molte sono le opere di quel periodo eseguite a sbalzo; egli trasforma lastre di rame, peltro, ottone, argento in pannelli figurati.
Sono del 1976 le porte per il tempietto marmoreo di Andrea Bregno nella Basilica viterbese di S. Maria della Quercia.
Il passaggio dal bassorilievo alla scultura avviene in modo naturale, ma sempre mediato dal disegno, facendosi sempre più forte, in lui, la necessità di sperimentazione con tecniche e materiali diversi: dalla terracotta al bronzo, al legno, alla pittura ad olio.
Nel 1975 incontra Paolo VI ed agli inizi degli anni ‘80 comincia a frequentare gli ambienti vaticani.
Nel 1983 riceve l’incarico di realizzare la statua in bronzo di S. Massimiliano M. Kolbe che, benedetta in Piazza S. Pietro dal Papa Giovanni Paolo II durante la canonizzazione, fu poi riprodotta in 4 esemplari destinati in Polonia, in Giappone ed in America.
Accanto alle grandi commissioni, spesso a tema sacro, l’artista crea opere dando spazio a forme e tematiche più spontanee ed intime, dove il linguaggio plasticamente figurativo viene tradotto in forme astratte e fantasiose.
Intanto Joppolo continua a ricevere incarichi e riconoscimenti per la realizzazione di statue, medaglie, arredi sacri e bassorilievi.
La sua storia, nella metà degli anni ’80, lo vede protagonista della città ad Assisi, uno dei luoghi sacri più significativi e cari ai grandi nomi della storia dell’arte (Cimabue, Giotto, Simone Martini, Lorenzetti). Nella città del Poverello, realizza, nel1984,” I Genitori di S. Francesco” monumento bronzeo per la Piazza della Chiesa Nuova.
Nel 1986, il modello da lui realizzato vince il concorso nazionale per la nuova ”Macchina di S. Rosa” a Viterbo, e nello stesso anno gli viene affidato dal Comune di Tuscania l’incarico per la realizzazione del “Monumento all’Etrusco” opera imponente che, per varie vicissitudini, verrà realizzata ma non più installata.
Sempre nel 1986 viene chiamato dalla Comunità Francescana del Sacro Convento per abbellire artisticamente la Cappella di Preghiera, nella Basilica Inferiore di S. Francesco ad Assisi.
Nella Basilica assisana Joppolo realizza opere in bronzo di notevole pregio artistico e, primo artista contemporaneo ad entrare in quel luogo sacro, riceve una lunga serie di commissioni: “La Morte di S. Francesco” realizzata per la Cappella dei Frati Conventuali nel cimitero di Assisi (1987), il grande Trittico in rame sbalzato della Cappella delle Confessioni ancora nella Basilica Inferiore (1987), “Le Storie di S. Francesco” nella Basilica di Rivotorto (1988), gli arredi liturgici per la Basilica Superiore di S.Francesco, un pannello della “Via Crucis Ecumenica” (1989).
Parallelamente, vengono commissionate all’artista varie opere pubbliche, tra le quali 3 monumenti per l’Arma dei Carabinieri.
Sono anni di intenso lavoro, che segnano una tappa fondamentale nell’evoluzione artistica di Joppolo. Si intensificano le Mostre Personali e le partecipazioni a Collettive. Molti i riconoscimenti ed i premi.
Nel 1989 viene eretta sull’Autostrada del Sole, e benedetta da Papa Giovanni Paolo II nel corso di una storica cerimonia, la grande statua marmorea della Virgo Prudentissima, realizzata in marmo bianco di Carrara.
Per la realizzazione dell’opera, Joppolo si trova a frequentare i laboratori di Carrara, dove trova nuove ispirazioni e competenze per la realizzazione di opere in marmo.
In questi anni la produzione artistica si arricchisce di ulteriori nuovi generi, testimoniando la costante e naturale tendenza dell’artista ad una scoperta delle proprie capacità espressive.
Nei primi anni ‘90 Joppolo si trasferisce con la famiglia in una villa sulla collina viterbese e qui, circondato da silenzio, indipendenza e paesaggio incantevole, si appassiona ulteriormente alle arti pittoriche. Con crescente passione ed esercizio quotidiano, la produzione laica dell’artista si arricchisce di opere in terracotta, in bronzo e in legno, di varie forme e misure. Moltissimi i disegni, gli olii e gli acquarelli.
Il 1999 è un altro anno importante per il Maestro: è chiamato a partecipare alla realizzazione della Porta Maggiore del Duomo di Messina che arricchirà con tre grandi pannelli bronzei; su invito dell’Ambasciata Italiana, modella in bronzo il busto di Amerigo Vespucci che verrà installato a Brasilia nel V° Centenario della scoperta del Brasile e riceve la commissione per la realizzazione della grande porta bronzea del Santuario di S. Maria del Patrocinio a Castelnuovo Berardenga (Siena).
Nello stesso anno il Maestro inizia la lavorazione di un’altra monumentale scultura in bronzo, alta 5 metri: “L’Albero dell’Umanità”, commissionata all’artista a ricordo del” Giubileo dei Governanti e Parlamentari” (2000).
L’opera viene riprodotta in due esemplari, l’uno collocato a Roma, all’interno di un’area dedicata dei Giardini Vaticani e l’altro a Betlemme, su volontà di Yasser Arafat, a significare un ideale ponte di pace tra due differenti culture e religioni.
Alle soglie del terzo millennio l’Arte vive una straordinaria stagione. Roberto Joppolo è ormai un artista noto e affermato.
Nel 2001, il Ministero degli Esteri sceglie una sua opera, “Il Seme che Germoglia”, per celebrare il 50° anniversario della sede F.A.O. a Roma. L’opera, in bronzo, alta 4 metri, viene eretta nei giardini della sede F.A.O a Roma e riprodotta sui francobolli e le tessere telefoniche emessi in occasione della “Giornata Mondiale dell’Alimentazione”.
Queste grandi opere necessitano di maestranze esperte e qualificate che Joppolo trova nelle fonderie veronesi.
E proprio a Verona realizza la Porta della Pace per la Chiesa di Santa Caterina a Betlemme.
La porta, fusa in bronzo, viene benedetta in Vaticano dal Papa Giovanni Paolo II, installata all’ingresso della Grotta della Natività ed inaugurata, con solenne cerimonia, nella notte di Natale del 2003.
Intanto, l’amicizia e la stima che lega Roberto Joppolo ai frati francescani del Sacro Convento di Assisi, lo portano a realizzare una serie di opere in bronzo, tra le quali: il 5°pannello, di una serie iniziata da Manfrini per celebrare le visite Papali nella città francescana, raffigurante l’incontro ecumenico del 2001.
Nella Piazza di S. Francesco , sotto ai portici , è oggi possibile ammirare “La Libertà”, un grande bronzo patrocinato dall’A.N.A.S. per il progetto “Scolpire la Pace” (2005).
La parola “Pace” ricorre spesso nella storia di Roberto Joppolo, tanto che il maestro, già in occasione di due mostre personali ad Assisi (1988) veniva presentato dal “Centro Internazionale per la Pace tra i Popoli”, come “Un Artista per la Pace”.
Nel 2003, Joppolo viene ancora invitato a realizzare il grande bassorilievo in bronzo “Maria Madre del Rosario e della Pace” installato accanto al Santuario di Pompei, dono di S.S. Giovanni Paolo II nella sua ultima visita apostolica.
La città di Viterbo, che lo ospita ormai da molti anni, in apprezzamento alla carriera e riconoscendo il valore di un’artista ormai maturo nelle proprie capacità espressive, gli affida nel 2005 l’incarico di realizzare, in bronzo, la Porta Maggiore del la Cattedrale di S. Lorenzo: il Duomo di Viterbo nella storica piazza del Palazzo Papale. Sarà La Porta della Luce.
Ed a Roma, nello stesso anno, nelle sale storiche di Castel Sant’Angelo, viene allestita una prestigiosa mostra antologica del maestro, curata da Claudio Strinati, Soprintendente per il Polo Museale Romano, che lo definirà: “uno dei pochi artisti del nostro tempo ad aver affrontato, con energia e determinazione, il grande tema della committenza religiosa senza mai perdere di vista il senso profondo del suo stile e della sua personale ricerca nel vastissimo mondo della figurazione”.
La S.I.A.E. (Società degli Autori ed Editori), gli commissiona, nel 2006, il “Premio Speciale alla Creatività”, opera in bronzo a tiratura limitata che verrà poi consegnato ai maggiori artisti e personalità della cultura in occasione di eventi di prestigio quali il Festival della Canzone Italiana di Sanremo e la Mostra internazionale del Cinema di Venezia.
Nel 2008, nello splendido scenario del Complesso Monumentale di Santa Croce a Firenze, viene allestita un’altra, prestigiosa, mostra personale di scultura, dove il Maestro espone oltre 50 sculture, alcune monumentali, ottenendo grande successo di critica e di pubblico. In questa occasione viene presentata al pubblico la nuova statua bronzea di San Francesco, commissionata all’artista in occasione dell’VIII° centenario della Regola Francescana. L’opera si trova oggi nella Cappella Giottesca della Maddalena nella Basilica Patriarcale di Assisi.
Nel 2009 viene incaricato di completare, con la realizzazione in bronzo delle due porte laterali, il trittico della facciata del Duomo di Viterbo che riceverà la benedizione di S.S. Benedetto XVI.
Nello stesso anno viene invitato con 260 selezionatissimi artisti internazionali a partecipare nella Cappella Sistina all’”incontro con gli artisti” indetto dal Papa Benedetto XVI.
Quando lo stesso Papa annuncia il summit interreligioso per il 27 ottobre 2011 ad Assisi, è sempre Joppolo ad essere chiamato per celebrare, con la sua arte, il grande evento. Per l’occasione realizza 2 grandi bassorilievi in bronzo ed il modello della lastra posta sul volume “Pellegrini di verità, Pellegrini di Pace” che verrà donato a tutti i Leader religiosi del mondo.
Contemporaneamente lavora al prestigioso “altare in bronzo con lastre d’argento sbalzate e cesellate”, che verrà istallato, in occasione delle Festività Pasquali del 2012, al centro del presbiterio della Basilica di S. Croce a Firenze. Quest’opera, sintesi di pregio di materiali e di sapiente equilibrio strutturale, conferma le capacità del maestro nel saper integrare la contemporaneità del suo messaggio figurativo con l’universalità dei grandi della nostra pittura ospitati in Santa Croce.
La creatività e la produzione del maestro continuano ad arricchirsi con nuove produzioni e generi espressivi, a conferma della naturale, costante e risoluta ricerca dell’artista di nuove sensazioni creative.
La scultura, la pittura, anche di grandi tele, la lavorazione di materiali diversi ( marmo, bronzo, argento, acciaio, rame) e l’uso di modalità particolari di lavorazione, quali la tecnica raKu nelle opere in ceramica ,o il taglio laser nelle opere in acciaio, ne fanno un artista “contemporaneo” a tutto tondo, maestro nell’uso dei materiali e consapevole della proprie capacità di plasmarli con una rara tattilità creativa.
Per queste capacità all’artista viene affidata nel 2011 la docenza, quale titolare della cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti “Lorenzo da Viterbo”.
Nell’arco della sua carriera Roberto Joppolo viene insignito di prestigiose onorificenze, tra le quali ricordiamo: Grande Ufficiale della Repubblica Italiana, Commendatore di S. Silvestro in Vaticano, Socio onorario dell’Arma dei Carabinieri, Accademico ad Honorem dall’Accademia di Belle Arti “Lorenzo da Viterbo”, Paul Harris Fellow dal club Rotary di Viterbo, Cittadino onorario di Bassano in Teverina (VT).
Il Museo permanente dell’artista, sito a Viterbo e ricco di oltre 400 opere di tutti i generi, raccoglie la storia emblematica della sua produzione e della sua ecletticità creativa, che continua a manifestarsi ormai oltre l’ambito ecclesiastico nel quale la Storia dell’Arte ha già collocato il suo nome, legandolo a quello dei più grandi monumenti storici del nostro Paese.
Per questa matura esperienza e solida vitalità espressiva Roberto Joppolo viene oggi, a ragione, considerato tra gli artisti più solidi e qualificati nel panorama culturale del nostro Paese.