amatrice distrutta

Una via di Amatrice stamattina

(NewTuscia) – VITERBO – Ci sarebbero almeno 13 morti, con bilancio che potrebbe peggiorare, tra Accumoli, Amatrice e il Picentino, dopo le scosse di terremoto di questa mattina.

Lo stanno rendendo noto, via via, le autorità. La priorità ad Amatrice e nei centri colpiti dal terremoto è scavare e fare breccia tra le macerie, perché risultano disperse decine di persone e, sembra, ci siano voci sotto i calcinacci di persone ferite e intrappolate.

Il sindaco di Amatrice, subito dopo la prima scossa delle 03.35, ha fatto su Rainews24 un appello disperato per i soccorsi e per liberare le strade di accesso al paese, tuttora bloccate per frane e macerie sulla carreggiata.

Una squadra di Vigili del fuoco di Viterbo è partita appena mezz’ora dopo la prima scossa in direzione delle zone colpite. Nove le unità di personale e 4 mezzi di pronto intervento. Ora l’emergenza è il sangue: l’ospedale di Amatrice è inagibile e il personale sanitario, tra medici, infermieri e personale operativo, è attivo fuori il pronto soccorso per l’assistenza ai feriti. L’avis provinciale di Rieti ha lanciato un appello per la raccolta di sangue, che è possibile donare al nosocomio San Camillo de Lellis di Amatrice.

Sul campo anche l’Esercito con il sesto Reggimento Genio di Roma, partito con mezzi speciali per aiutare le autorità e gli addetti locali a liberare le strade e, soprattutto, partecipare alle attività di salvataggio per le persone ancora intrappolate sotto le macerie.

Sono attivi i numeri di emergenza attivati da Palazzo Chigi: 840840 del contact center della Protezione civile e 803555 della Sala operativa della Protezione civile Lazio.

La situazione è in evoluzione e ne daremo informazione ai nostri lettori: