(NewTuscia) – VITERBO – “Apprendiamo che la Corte dei Conti ha registrato il DM n. 637/2016 relativo ai criteri di riparto dei finanziamenti che ora potranno essere distribuiti alle scuole”, è quanto afferma Luigi Sepiacci, il presidente di ANINSEI l’Associazione delle Istituzioni scolastiche e formative di Confindustria Federvarie, che poi prosegue: “stiamo parlando di un fondo di oltre 500 milioni di euro, 500 milioni e 530mila euro per l’esattezza, relativo all’anno scolastico 2015-2016”
“La registrazione di tale decreto arriva in zona Cesarini e indubbiamente è dato da pensare che abbia pesato la disastrata situazione in cui si stanno trovando molte scuole che non hanno potuto far fronte ai loro impegni, proprio a causa della mancanza dei fondi”.
“Nei passati anni scolastici – spiega Luigi Sepiacci – il relativo decreto veniva emesso e registrato entro la fine del mese di aprile. Quest’anno il decreto arriva in pieno agosto”.
“Con un ritornello privo di ogni fondamento”, attacca poi il presidente dell’Associazione maggiormente rappresentativa il mondo della Scuola Paritaria in Italia, “si seguita ad imputare il ritardo di quest’anno al ricorso presentato al TAR da parte dell’ANINSEI: cosa questa del tutto falsa, in quanto la vicenda di tale ricorso si è conclusa con la sentenza del Consiglio di Stato n. 292 del 28/01/2016”.
“La verità è che il decreto oggi registrato disattende secondo ANINSEI i dettami della sentenza del Consiglio di Stato che si pronuncerà sulla sua legittimità a breve, cioè il prossimo 23 di settembre“.
“Infatti i criteri riportati anche da Avvenire sono criteri oggettivi del tutto ammissibili”, aggiunge Luigi Sepiacci, per poi concludere: “Non sono invece ammissibili, come indicato nella sentenza del Consiglio di Stato, i criteri soggettivi legati cioè alla tipologia dell’ente gestore, perché scelte di questo genere configurano aiuti di Stato, come ha più volte sancito la Corte di Giustizia Europea”.