Brainstorming di Fondazione, partiamo da un presupposto: avere una sala riunioni grande come quella dell’hotel Salus delle Terme stracolma di persone di domenica mattina e un parterre interminabile di persone da intervistare è già un enorme successo.
Ovviamente la “scena” principale è stata quella della sala dove si sono affacciati i maggiori “big” della politica e della cultura locale. L’obiettivo, però, per definizione, di un Brainstorming, non è né la propaganda, né l’autoreferenzialità e né fare il punto della situazione, bensì fare parlare tutti di tutto. Ovviamente secondo una logica che, ieri, è stata quella di macroaree di interessedove oltre 100 referenti di associazioni, enti e realtà vive del territorio, hanno preso la parola per proporre idee e spunti per la crescita della Tuscia.
La gente, dicevamo tanta, e Fondazione ha voluto anche scusarsi pubblicamente:
“#ISOLACHENONCE iniziamo con le scuse…a tutti quelli che sono passati sulla Tuscanese e l’hanno trovata bloccata, a tutti quelli che volevano entrare in albergo e se ne sono andati senza aver trovato parcheggio, a tutti quelli che volevano parlare e non siamo riusciti a far intervenire, a tutti quelli che per ore hanno ascoltato rispettosamente fino al’ultima parola…e tornano a casa con qualche dubbio in piu. Scusateci faremo di meglio…perche questo #esololinizio #RipartiamoDallaGenteComune”.
Nella sala convegni si sono succeduti, come detto, big della politica e della cultura. Per la cultura da segnalare lo scontro tra Antoniozzi, che ha bocciato come morta e inesistente la politica culturale a Viterbo e Massimiliano Capo, che ha definito queste affermazioni come “stronzate”. Per la politica hanno partecipato Panunzi, che ha parlato dei nuovi bus per il servizio extraurbano che ci saranno presto; Mazzola, che ha ribadito l’impossibilità di realizzare la Trasversale prima del 2018; Sabatini, che ha dato il suo pensiero in materia di famiglia e sulla situazione della sanità nella Tuscia; Alfio Marchini, candidato a sindaco di Roma, che ha parlato telefonicamente sul suo progetto di città.
Ebbene.
C’è chi ha criticato che ci sia stata troppa carne al fuoco, magari a discapito delle proposte finali. Il nostro pensiero, essendo coinvolti direttamente nella conduzione delle interviste realizzate in webstreaming e trasmesse anche dal nostro giornale in diretta, si limiterà ad alcune riflessioni.
Quello che molti esponenti della cosiddetta società civile, da noi intervistati, hanno messo in evidenza, è l’assenza di una mentalità all’altezza delle potenzialità che la Tuscia ha a tutti i livelli. Questo il pensiero del professor Pichardo, uno spagnolo “adottato” dalla Tuscia, che ha presentato il progetto di scoperta della tomba di papa Alessandro IV.
Il sottoscritto e Anna Maria Lupi hanno cercato, in una maratona giornalistica durata 3 ore, di ascoltare e rendere concreto il pensiero di circa 100 persone qualificate nella loro sfera di influenza.
Nella sala conferenze e nello studio interviste si è parlato anche di casi umani di estrema solidarietà, come quel ronciglionese che si impegna giornalmente ad aiutare le famiglie con malati gravi e come per chi è impegnato giornalmente in strutture come case famiglia, centri di accoglienza e centri anziani e sociali.
Gianmaria Santucci ha avuto il merito di coinvolgere tutte queste realtà.
Le polemiche lette in queste ore, basate su un presunto calderone di proposte, scarsi spunti su cui riflettere o sull’autoreferenzialità di molti interventi, se ci si ragiona bene, non possono che fare bene per manetenere, da oggi, quel fermento che, dopo la “prima” del Brainstorming della Tuscia, certamente porterà a nuovi eventi con le migliorie date dal contributo di tutti.